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Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

I ricercatori dello Stanford Virtual Human Interaction Lab hanno esaminato le conseguenze psicologico di passare ore ogni giorno nelle piattaforme di videochat . Carola Frediani nella sua newsletter "Guerre di rete" le riassume così:

  1. La quantità di contatto visivo e l’effetto di vicinanza del viso delle persone nelle videochat è faticoso. Rimedio: evitare lo schermo pieno e ridurre la grandezza della finestra.
  2. Vedersi (vedere la propria faccia) durante le videochat è innaturale. Rimedio: usare l’opzione nascondi la propria vista.
  3. Le video chat riducono notevolmente la nostra usuale mobilità, dovendo stare fissi davanti alla videocamera, rispetto a conversazioni di persona o solo audio. Rimedio: una videocamera esterna, posta più lontana dello schermo, e ogni tanto togliere il video.
  4. Il carico cognitivo è molto più pesante nelle video chat dove dobbiamo decifrare o mandare con più fatica segnali non verbali. Rimedio: anche qui una pausa solo audio può aiutare.

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Sette mesi dopo aver lasciato Facebook il traffico va bene e la fiducia dei lettori è cresciuta. Sinead Boucher, CEO del più grande sito di notizie della Nuova Zelanda, non si pente di aver lasciato la piattaforma e incoraggia altri a farlo.

L'intervista di Caithlin Mercer del Reuters Institute for the Study of Journalism dell'Università di Oxford

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Il progetto di Agnese Trocchi e Alessia Bleve per insegnare attravero la "pedagogia hacker" come relazionarsi in maniera corretta con le nuove tecnologie. "Quanto sono nella 'zona macchina' i bambini producono dopamina; ecco come tirarli fuori di lì"

"Sì, è giusto, i bambini non devono stare sui social. Ma la soluzione non sta nel divieto, perché ogni divieto è aggirabile. Non esiste una soluzione tecnologica, tantomeno 'tecnomagica'. Abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale. Perché queste piattaforme invadono la nostra vita in modo capillare e in noi, di pari passo, dovrebbe aumentare la consapevolezza di quello che accade quando entriamo in relazione con le macchine".

Intervista su "La Repubblica"

Finanziato dall’Europa, il sistema SARI dovrebbe monitorare le operazioni di sbarco e tutte le varie attività correlate. In altri Stati questa tecnologia è stata già giudicata illegale

Mentre in tutto il mondo si discute dei rischi etici del riconoscimento facciale, della necessità di sospendere queste tecnologie fino a quando non saranno correttamente regolate, o persino di introdurre dei divieti totali al loro utilizzo, la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha invece l’esigenza di potenziare le due componenti del Sistema Automatico Riconoscimento Immagini (SARI) acquistato nel 2017: SARI Enterprise e SARI Real-Time.

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Radio Diffusa le 3D del digitale: Dipendenze Disinformazioni Distrazioni

Sabato 13 Febbraio 2021 come tutti i 13 febbraio sarà la “giornata mondiale della Radio” così come festeggiata e promossa tutti gli anni dall’UNESCO in ricordo della prima trasmisisone radio dell’ONU (1946).

Vincenzo Bianculli, Enrico Bisenzi e Marco Pini vi propongono per questa giornata un evento-live di riflessione su come fare-radio con i nuovi media ma anche sull’impatto dei nuovi media in generale nelle nostre società, così come ci abbiamo già provato con l’ebook audio-attivo Generazioni a confronto nel 2019.

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All’interno di questo sito potrete trovare alternative etiche a tutti i prodotti di Google come Gmail e Chrome, e di moltissime altre realtà mainstream come ad esempio Whatsapp.

Gli autori del sito mettono in chiaro una cosa importante: "in questo sito cercheremo di non fare complottismi e dietrologie, né di andare alla ricerca del servizio più puro di tutti. Si cercano solo valide alternative che rispettino il più possibile la privacy, che siano possibilmente open source e che abbiano un background il più possibile etico."

Gli autori provano tutte le alternative prima di segnalarle sul sito.

E le alternative ci sono, sono tante e funzionano! Leggile su "le alternative"

Sono milioni nel mondo, in Asia, Africa, Sud America, le persone che per pochi centesimi svolgono compiti di intelligenza umana, piccole mansioni che le macchine non sono in grado di fare da sole. Un fenomeno in crescita anche in Europa, per alcuni studiosi una forma estrema di smart working.

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Quali sono le relazioni che stabiliamo attraverso le App di messagistica instantanea? Come lo strumento ci induce a preferire dei comportamenti piuttosto che altri? E perche? Abbiamo esplorato le caratteristiche di questi strumenti e delle interazioni che si stabiliscono tra esseri umani ed esseri macchinici quando inviamo dei messaggi istantanei; perché scriviamo molti messaggi? Che effetto ha su di noi questa enorme produzione di messaggi?

In parte, questo è dovuto alla tecnologia dell'instant messaging in sé; in parte questo è alimentato con tecniche inserite negli strumenti da chi li ha progettati, tecniche finalizzate a farci produrre sempre più dati, in un'epoca dove i dati sono il nuovo petrolio. Ma non è tutto nero quello che appiccica e in chiusura proponiamo delle tecniche di autodifesa che ripartendo dall'idea di relazioni conviviali e consapevoli ci permettono di usare questi strumenti senza essere posseduti dai loro demoni!

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L'attività coordinata sul social network continua a provocare grandi sconvolgimenti in borsa, mentre le principali piattaforme di trading hanno interrotto la compravendita di alcuni titoli

Alcuni titoli sul mercato finanziario degli Stati Uniti hanno subìto fluttuazioni molto brusche e inaspettate provocate da investitori amatoriali, che si sono mossi in massa per comprare azioni ed altri prodotti finanziari, in parte organizzati e in parte influenzati da un canale del social network Reddit che si chiama r/wallstreetbets.

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Il comunicato stampa di Privacy Network che giosce per la rimozione dalla pagina delle piattaforme consigliate dal Ministero della suite di Google for education

"Vittoria! Il Ministero dell’istruzione ha rimosso GSuite for Education dall’elenco delle piattaforme consigliate per la DAD.

È stata dura, ma Privacy Network ha raggiunto il suo obiettivo, facendo un passo in più verso la protezione dei dati di studenti e studentesse italiane."

Leggi il comunicato completo

Ultimora: sul sito del Ministero dell'Istruzione c'è ancora Google Suite for Education tra le piattaforme consigliate.