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Pillole di informazione digitale

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Come funziona l’infrastruttura di Internet? Come vengono scambiati i pacchetti di dati da una parte all’altra del mondo? Il traffico voce e dati passa soprattutto sott’acqua

Se la risposta a queste domande non arriva da un percorso di educazione digitale, allora è la geopolitica a rendere tutto più concreto. Sebbene in questi anni si sia parlato spesso di connessioni Internet satellitari, con Starlink di Elon Musk a farla da padrona in Ucraina, la stragrande maggioranza dei dati di Internet passa sott’acqua. Cavi sottomarini di fibra ottica che sembrano infiniti, posti sul fondo del mare con grandi carrucole navali. Secondo le stime, attraverso di loro passa il 98% del traffico internazionale, voce e dati, di più di 7 miliardi di persone. Se i cavi si rompessero, il sistema informatico di interi Paesi andrebbe in tilt, bloccando le forniture di energia, la trasmissione di informazioni sensibili, le transazioni bancarie elettroniche.

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Iniziamo la puntata mettendoci in contatto con lo sviluppatore di Blob, uno strumento di aggregazione contenuti (articoli, podcast, ...) che permette di sapere cosa si dice in giro senza usare Telegram o Instagram.

Proseguiamo dando qualche aggiornamento sulla vicenda Paragon, di cui a breve arriverà un ulteriore report da parte di Citizen Lab e che potrebbe ulteriormente crescere di volume.

Ci spostiamo negli Stati Uniti, concentrandoci sulle iniziative del governo Usa che rimuovono e invisibilizzano contenuti sgraditi alle logiche escludenti dell'alt-right.

Concludiamo dando l'appuntamento a due eventi di Hacking che si terranno a Milano e a Cosenza il prossimo fine settimana (21-22 Marzo).

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Puntata dedicata in gran parte al tema dell'internazionalizzazione dei nomi di dominio. Infatti da diversi anni questi non sono più limitati ai caratteri dell'alfabeto inglese, ma supportano anche caratteri di altre lingue. Il dibattito è abbastanza aperto, e vede contrapposte delle esigenze tecniche di semplicità e sicurezza alle esigenze di persone non inglesi di poter scrivere nella propria lingua.

Passiamo poi alle notiziole: dall'acqua al fluoro passando dai licenziamenti massivi del DOGE e dai suoi piani di automatizzazione. Si allarga l'uso del DNA nelle indagini di polizia. Meta si rivendica l'uso di Torrent, sostenendo che scroccare non è reato. Nonostante le censure e le multe e le minaccie di licenziamento da parte dei grandi studi legali, una ricerca mostra che la maggior parte degli avvocati americani usa l'Intelligenza Artificiale per il suo lavoro.

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Potenziamenti in vista per la piattaforma nazionale anti-pirateria a un anno dal lancio: nuove sanzioni, stop ai limiti dei domini bloccati e guai a diffondere informazioni sulla tecnologia.

Prime televisive, trasmissioni esclusive, forse anche le serie: non è chiaro quale sia l’orizzonte che Piracy Shield vorrebbe raggiungere. Ma è chiara la preoccupazione degli internet service provider, che sono stati convocati in una serie di tavoli tecnici a gennaio di quest’anno per una presentazione delle novità in arrivo.

Tra queste l’eliminazione del limite alla quantità di risorse web che possono essere bloccate, stabilita originariamente proprio a tutela degli internet service provider più piccoli, per i quali tutta l’operazione è un costo vivo che non porta alcun guadagno. Un altro punto all’ordine del giorno è il reindirizzamento degli indirizzi Ip verso una pagina che informa l’utente che il sito richiesto offre contenuti illegali ed è per questa ragione bloccato. Come vedremo, si tratta di una misura tecnicamente irrealizzabile. Infine, la grande novità sarà l’introduzione di sanzioni nei confronti degli stessi internet service provider.

Qui l'articolo completo.

Chi mi porta Internet a casa? Cosa vuol dire "ultimo miglio"? Dov'è il cabinet? Quanto va veloce la fibra ottica? Chi me la vende?

Possono sembrare domande di interesse esclusivamente tecnico, ma hanno delle grosse implicazioni per capire lo scenario economico e politico della connettività Internet.

Ora che Kkr ha comprato Tim, la sovranità tecnologica è compromessa? E in Europa com'è la situazione?

La puntata prova a rispondere a queste domande tramite una spiegazione della struttura della rete Internet in Italia e dei suoi possibili sviluppi.

In chiusura, due parole sul recente down di Archive.org.

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Dopo un anno di spietata offensiva israeliana su Gaza, il conflitto si allarga a macchia d’olio in tutta la regione mediorientale. Anche se l’escalation in corso assorbe l’attenzione dei media principali, non possiamo distogliere lo sguardo da quello che succede sul campo.

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A causa di un problema alla rete si stanno verificano disservizi anche sui circuiti bancari. Aeroporti bloccati, stop mondiale alle compagnie United, Delta e American: cancellati centinaia di voli. Microsoft: «Prese azioni di mitigazione»

Secondo Downdetector, un sito che monitora le interruzioni, da ieri sera si sono registrati picchi improvvisi di incidenti su diversi siti web che includono applicazioni Microsoft. Problemi che hanno iniziato a essere rilevati negli Stati Uniti e si sono diffusi in diverse parti del mondo. Da Microsoft Azure, la piattaforma di cloud computing per la gestione di applicazioni e servizi, hanno confermato sui social network che si registravano problemi e che si stava indagando e lavorando per risolverli. Questa interruzione del software legato ai sistemi Microsoft ha causato, nel caso della Spagna, della Germania e dell'Australia alterazioni nei sistemi degli aeroporti, che hanno avvertito della possibilità di ritardi. A causa di problemi nei servizi cloud nella regione centrale degli Stati Uniti, ieri sera la compagnia aerea low cost americana Frontier Airlines ha comunicato la cancellazione di diversi voli e la sospensione temporanea delle operazioni a causa di problemi di prenotazione, di `check-in´, di accesso alla carta d'imbarco.

Più informazioni qui e qui

Cassandra Crossing/ Quanto è probabile un collasso totale di Internet? E magari non solo di Internet. Perché diavolo la situazione non è migliorata dagli anni '90?

Gli anni '90 erano ancora una novità quando una allora inesperta Cassandra lesse un articolo molto interessante sulla fragilità dell'infrastruttura tecnologica di Internet.

L'articolo in effetti non distingueva tra fragilità e inaffidabilità, confondendo i due termini, che sono in realtà diversi. Ma andiamo con ordine. Si narrava del «Nodo più importante di Internet», oggi lo chiameremmo un MIX; cioè un punto in cui i vari provider di connettività geografica (non di connessioni ultimo miglio) avevano trovato conveniente installare un loro router, connesso con tutti gli altri, in modo da smistare con la massima efficienza i pacchetti da un provider all'altro.

Leggi l'articolo originale su ZEUS News