La pandemia ha avuto un forte impatto sul mondo del lavoro, anche se molti effetti sono poco chiari oppure figli di processi ancora in corso. Openpolis ha analizzato il fenomeno insieme ad altre 6 redazioni di Edjnet, soffermandosi in questa analisi sul lavoro da remoto.
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Il lavoro da remoto ha un bacino potenziale di 8 milioni di persone. E ora, dopo il Covid, le imprese cominciano a considerarlo come strumento per tagliare spazi e costi, soprattutto quelli dell'energia. Meno spese anche per i lavoratori, per esempio per i trasporti, ma quelle casalinghe potrebbero alzarsi
WFH - Watched from Home: Office 365 and workplace surveillance creep
da Etica Digitale: Microsoft: l'azienda consente al datore di lavoro di monitorare tutte le attività legate ai prodotti Office 365, e di leggere i contenuti delle chat e delle mail tramite Teams e Outlook.
Attraverso il "Microsoft Office 365 Admin Center" un amministratore può selezionare specifici utenti e leggere diverse informazioni sui dipendenti, tra cui: quanto tempo hanno passato in chiamate, quanti messaggi hanno scambiato, a quante riunioni hanno partecipato e quali dispositivi hanno usato. È anche possibile accedere a documenti, e-mail e messaggi delle persone su Teams.
Questo aspetto è in verità specificato nell'informativa sulla privacy dell'azienda, tuttavia è così seppellito nel testo che è pressoché impossibile notarlo. A prescindere, i dipendenti spesso non hanno altra scelta che acconsentire all'utilizzo di tali programmi.
Bello il telelavoro agile. O forse non sono tutte rose e fiori?
Puntata del 17 dicembre del podcast DataKnightmare: L'algoritmico è politico di Walter Vannini.
Perché non ci abbiamo pensato prima. Come cambia la vita dei lavoratori da remoto. Chi guadagna dal lavoro agile.