Il caos nel quale sono precipitati nello scorso weekend numerosi server molto importanti in Francia, Germania, Canada, Italia, Usa, Turchia, Uk, Finlandia e altri paesi non è necessariamente un caso. Non è neppure una dimostrazione di grande bravura degli attaccanti. Non mancano dubbi sul fatto che possa essere addirittura una manifestazione di lentezza dei difensori.
Secondo una ricostruzione del Computer Emergency Response Team (Cert) francese, infatti, si tratta di un attacco ai server VMware ESXi che non erano stati aggiornati con una patch per una vulnerabilità che era stata scoperta due anni fa (BleepingComputer). In effetti, patch su questi prodotti sono presenti sul servizio VMware da due anni (VMware).
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Non è la prima volta che un attacco cyber colpisce un’istituzione, eppure abbiamo assistito ad un eccesso di informazioni confuse e talvolta deliranti, che hanno creato audience ma che non hanno certo fornito chiarezza sulla questione.
A distanza di tre giorni, rimane il fatto che l’approccio a tali situazioni resta inadeguato. A quanto si apprende da una recente dichiarazione dell’assessore regionale alla Sanità, risulta essere criptato anche il backup dei dati. Nell'articolo si parla di: