Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...
Magari siete di fretta, avete da fare. Però qualcuno vi ha segnalato l’ennesima rivoluzione dell’AI, targata Microsoft. Non potete fare un figuraccia se qualcuno in una conversazione butta là “…un po’ come Vasa, no?” e voi non sapete se reagire con “interessante”, “io l’avevo già detto”, “roba da matti” o “dove andremo a finire?”. Per fortuna, questo articolo scritto da nove ricercatori di Microsoft Research Asia viene riassunto tre volte.
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La ricerca del gruppo di Microsoft Research Asia ha prodotto dei risultati francamente affascinanti. Come sottolineano gli autori, il punto non è la possibilità di fare un video fake in cui Monna Lisa canta un brano rap (questo si era già visto), ma il fatto che avendo i due stimoli di partenza (la foto e la registrazione audio) il video può essere generato e controllato in tempo reale, in termini di persona, di movimenti oculari, di rotazione della testa, ma anche di espressione, come è dimostrato dalla registrazione di una demo. Il risultato è verosimile e il processo efficiente. Quindi si può immaginare un avatar che reagisca in tempo reale alla situazione, usando un parlato non registrato ma sintetizzato a partire da un testo prodotto da un software. Alexa, scànsate.
I punti interessanti, per me, sono due: i disclaimer etici che vengono immediatamente messi avanti dai ricercatori e i campi di applicazione dichiarati.