L'anno scorso le visite ai siti di pirateria sono aumentate, con una netta prevalenza per i servizi che permettono di estrapolare l'audio dai video di YouTube
Secondo la società di ricerca Muso, l'anno scorso i siti che consentono il download illegale di canzoni sono stati visitati da oltre 17 miliardi di persone in tutto il mondo, con uno aumento di addirittura il 13% rispetto al 2022. Dopo anni di flessione della pirateria musicale dovuta soprattutto ai servizi di streaming come Spotify e Apple Music, la risalita è piuttosto sorprendente. Secondo il rapporto di Muso, la crescita dimostra che l'industria musicale ha la “necessità di comprendere urgentemente i cambiamenti che continuano a spingere i consumatori verso canali non autorizzati”.
Puntata che prende spunto dal decennale della morte di Aaron Swartz, hacktivista il cui nome è, tra le tante cose, legato ad RSS, una tecnologia che permette di raccogliere informazioni da ogni punto del web e aggregarle, il tutto senza l'ausilio di piattaforme centralizzate.
Questa tecnologia precede cronologicamente l'emergere di quelli che ora chiamiamo social network, che essenzialmente traggono il loro valore dal mettersi come intermediatori di questo trasferimento di informazione, con le rendite di posizione del caso.
Ripercorriamo la storia di RSS, una storia in cui le evoluzioni tecnologiche ci raccontano dei cambiamenti del panorama tecnologico circostante.
Per chi volesse sperimentare l'uso dei feed, date un'occhiata a quelli di radio ondarossa.
Ascolta la puntata sul sito di Radio Onda Rossa