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Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

E' in vigore dal 7 marzo il regolamento che l’Europa ha voluto per riequilibrare la concorrenza nei mercati digitali.

Le big tech stanno cambiando molta della tecnologia alla base dei loro servizi e gli utenti europei se ne accorgeranno presto: tutto perché scattano giovedì le regole del Digital Markets Act, il regolamento che l’Europa ha voluto per riequilibrare la concorrenza nei mercati digitali.

Con sanzioni fino al 10 per cento del fatturato globale, che raddoppiano in caso di recidiva: un bel disincentivo. Non sorprende che le big tech stiano cominciando ad annunciare importanti modifiche, anche se alcune novità forse richiederanno ancora mesi e un braccio di ferro con l’Europa per esprimersi appieno. Le modifiche che le big tech stanno facendo ora sono in effetti “proposte” di adeguamento al Dma, che la Commissione europea dovrà valutare. Leggi cosa cambia per gli utenti sul sito de "IL Sole 24 ore"

Insieme al colosso degli Iphone e al gruppo di Elon Musk, anche Microsoft, Alphabet e Dell sono state denunciate da un’ong negli Stati Uniti per aver consapevolmente impiegato metallo estratto da minatori bambini in Congo. Se i giudici daranno via libera sarà la prima causa in tribunale relativa alle forniture di cobalto

Tesla, Apple e altri campioni dell’hi-tech «made in Usa» rischiano di finire alla sbarra per il cobalto insanguinato. Sarebbe il primo caso in tribunale relativo alle forniture del metallo impiegato nelle batterie: una causa che fa da pendent a quella che di recente ha visto ExxonMobil assolta dal reato di aver nascosto all’opinione pubblica il ruolo del petrolio nel cambiamento climatico e che potrebbe fare da apripista ad analoghe azioni giudiziarie contro società che vantano credenziali “green”.

Sono accuse gravissime quelle che International Rights Advocates, una ong americana, rivolge ad alcuni tra i maggiori utilizzatori mondiali di batterie a nome di 14 famiglie della Repubblica democratica del Congo, Paese da cui proviene oltre il 60% del metallo impiegato nei catodi, noto per le continue violazioni dei diritti umani.

L’Antitrust Ue ha comminato una multa record da 1,8 miliardi di euro ad Apple per violazioni delle regole sulla concorrenza con i servizi di streaming musicale. Una nota dell’esecutivo europeo parla di “condizioni commerciali sleali” praticate dal gruppo. Secondo quanto emerso nell’indagine Apple non consente agli sviluppatori di app di streaming musicale di poter informare gli utenti con iPhone e iPad sui servizi di streaming musicale alternativi e più economici. L’indagine è partita su reclamo di Spotify. L’importo è nettamente più alto delle indiscrezioni di stampa che parlavano di una multa di 500 milioni.

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Lo smartphone è stato progettato per rubarci l'attenzione, e il tempo: esiste un modo per disintossicarsi?

“You don’t get cured”. In una battuta di The West Wing, scritta da Aaron Sorkin, c’è una lezione sulle dipendenze. Leo è il capo gabinetto del Presidente degli Stati Uniti, il personaggio che risolve problemi: affronta crisi di stato con incrollabile senso di giustizia, prima di fare colazione segnala al New York Times un errore nelle parole crociate e – in segreto – partecipa alle riunioni degli alcolisti anonimi. La cura non c’è. Le persone dipendenti sono in trattativa perenne con l’oggetto della loro dipendenza. Non si guarisce. Ci sono periodi di astinenza più o meno lunghi. È la situazione in cui ci troviamo con il nostro smartphone.

Scrive Juan Carlos De Martin nel libro-manifesto Contro lo smartphone (add, 2023): “lo smartphone è una macchina che è stata esplicitamente progettata, anche con l’apporto di neuroscienziati e di psicologi, per creare dipendenza”. Nel 2014 l’iPhone era più redditizio delle sigarette Marlboro, un prodotto incessantemente pubblicizzato che contiene una sostanza in grado di dare assuefazione fisica. Le applicazioni dello smartphone sono costruite per non essere abbandonate e, a differenza delle sostanze, si adattano alle modalità d’uso creando un percorso di rafforzamento basato sulle abitudini individuali, osserva lo psicologo Matthias Brand su Science, in un articolo sulla dipendenza da internet. Siamo dipendenti dal telefono e non c’è cura, solo periodi più o meno lunghi di astinenza.

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Iniziamo la trasmissione parlando di Google: stavolta non l'azienda, ma il motore di ricerca. In un processo antitrust tuttora in corso ci si chiede se google abbia una quota enorme del mercato grazie alla qualità del suo prodotto, o grazie alla mole di dati che riceve. Proviamo a capire insieme la risposta (che potrebbe essere riassunta in "entrambe") passando per mappe, guerre di browser, contesti regionali... ma soprattutto, il potere del default.

Prime prove per piracy shield: nonostante gli annunci soddisfatti, ci sembra che i primi segnali non siano particolarmente rassicuranti. Però era solo un test.

7 anni fa Wikileaks pubblicava documenti segreti, provenienti dalla CIA, che mostravano le tecniche di spionaggio utilizzate dall'agenzia di spionaggio statunitense, come individuava i suoi obiettivi, e molto altro. Giorni fa è arrivata una condanna pesantissima: 40 anni di reclusione a Jesse Furman, che già ne ha scontati 6 nelle peggiori condizioni permesse dal sistema carcerario statunitense.

Un comunicato del politburo per la protezione dei dati personali annuncia che si procederà contro ChatGPT. Tra i motivi, l'acquisizione di dati senza base giuridica, trattamento inaccurato di dati personali.

Per concludere, in Giappone non sarà più obbligatorio depositare documentazione in floppy disk o cd-rom per i procedimenti burocratici.

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Nella puntata del 28 gennaio apertura sulle proteste di Mozilla a proposito dei modi in cui i browser indipendenti (quindi principalmente il suo Firefox) vengono penalizzati. Uno dei principali è relativo al fatto che su Apple sono proibiti sia browser indipendenti come app a sé stanti, sia l'utilizzo dei motori di browser all'interno di app. La situazione è, in teoria, cambiata, almeno per chi vive in Unione Europea. Andiamo a vedere alcuni dettagli tecnici che ci fanno capire come i recenti cambi non risolvono completamente la situazione.

Continuiamo con una piccola analisi del sistema di allerta terremoti fatto da Google. Funziona? Come? Ma soprattutto, ti traccia?

Andiamo verso la chiusura raccontando di uno dei nostri utilizzi preferiti del nostro software preferito: Excel per fare analisi statistica in ambito accademico, Excel per truccare i dati, analisi forense dei file di Excel per dimostrare che era stato intenzionale.

In ultimo, HP ci confessa che vuole una relazione (abusiva) con i suoi clienti.

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Partiamo dal caso di Beeper Mini, applicazione per Android che reimplementa le funzionalità di iMessage (altrimenti disponibili solo su Mac). Apple non gradisce. Proviamo a capire perché questo non è utile alla Apple, perché le implementazioni alternative non piacciono mai alle aziende e perché a volte non piacciono nemmeno a chi usa il software.

Parliamo poi di OpenStreetMap e Overture, il progetto patrocinato da tutte le grandi aziende del settore tranne le due più grandi, col chiaro intento di fare concorrenza. Il progetto aperto e comunitario di OpenStreetMap ne uscirà rafforzato o svuotato?

A seguire notiziole!

A distanza di un anno e mezzo dalla presentazione possiamo dirlo: il metaverso di Mark Zuckerberg è al momento un grande fallimento

Anche per questo, Meta sembra star puntando su una tecnologia per molti versi opposta alla realtà virtuale, vale a dire la realtà aumentata, che sovrappone elementi digitali al mondo fisico

Su questo fronte, Apple è però in netto vantaggio e dovrebbe presentare a breve il suo primo visore dedicato proprio alla realtà aumentata, che potrebbe segnare un importante momento di passaggio

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