Pillole

Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Nella puntata di oggi parliamo di economia dell'attenzione, termine spesso usato ma non sempre spiegato accuratamente. Cerchiamo di capire cosa si intende con questo termine, il contesto economico da cui proviene, e come si declina concretamente.

Chiudiamo poi con un commento sulla notizia della settimana, ovvero le misure prese dal Congresso statunitense contro TikTok, fondate apparentemente sul grave pericolo posto alla sicurezza del paese e alle menti dei giovani americani (sic!). Andiamo a vedere quanto c'è di vero.

Ascolta la trasmissione sul sito di Radio Onda Rossa

Disconnessioni. Guasto al largo di Abidjan, da giovedì paesi popolosi come Nigeria e Sudafrica sperimentano seri problemi di connettività. Cittadini, imprese e istituzioni in tilt. Mistero sulle cause e incertezza sui tempi di recupero

Lo scenario in cui oltre mezzo miliardo di persone, tutte allo stesso momento, si ritrovano fuori dal mondo perché Internet va in down e non si riprende più è una delle più inquietanti, distopiche e pericolose eventualità che il mondo potrebbe fronteggiare.

IN REALTÀ QUESTO SCENARIO si è verificato in mezza Africa alle 12:30 di giovedì. A farne le spese, in Costa d’Avorio, Liberia, Benin, Ghana, Burkina Faso (in modo grave), Sudafrica, Lesotho, Nigeria (in modo lieve), Camerun, Gabon e Namibia (a singhiozzo), milioni di individui che fanno fatica, ancora oggi, ad accedere a internet. In questi Paesi vivono, complessivamente, oltre 400 milioni di persone. E, con loro, le pubbliche amministrazioni, le imprese, i grandi gruppi industriali, tutti stanno avendo problemi più o meno gravi con la connettività. In Costa d’Avorio giovedì pomeriggio era al 4% della sua capacità, il 14% in Benin, 17% in Liberia, 25% in Ghana.

Leggi l'articolo sul sito de "Il Manifesto"

"A breve il Comitato Europeo dei Garanti esprimerà la propria decisione incolante sula legittimità del "Pay or OK", che preferisco chiamare "stacce o paga", ossia l'idea che si possa "pagare con i propri dati" un bene o un servizio, proprio come ci chiedono di fare molte testate italiane.

Io vedo due problemi:

  • uno, i dati personali non sono una proprietà alienabile, quindi "vendita" non è la parola giusta.
  • Secondo, nel caso dei giornali e di Facebook/Instagram la sola base legale sotto GDPR è il consenso esplicito dell'interessato.

Immaginate il padrone di casa che dice "ti installo una webcam nelle doccia, ma se non sei d'accordo puoi pagarmi il doppio dell'affitto".

È una vera scelta? È un consenso libero?"

Ascolta il podcast di Vannini

Il progetto italiano Gazaweb: permettere l'accesso a internet alla popolazione civile con gli «alberi della rete»: con un solo smartphone si dà connettività a decine di persone. Un atto popolare in assenza di interventi istituzionali esterni

Una carrucola, un secchiello, uno smartphone e una e-sim: un albero della rete, a Gaza, nasce così. Obiettivo, fornire a più persone possibile l’accesso alla rete internet. Che non serve solo a comunicare con il mondo esterno: serve a tenersi in contatto con familiari e amici, coordinare i soccorsi, individuare i dispersi, tenere in piedi un’idea di comunità sgretolata dalla guerra.

Da ottobre Gaza è un buco nero, o quasi. Il volume del traffico è crollato. Non esistono più punti di emissione a causa dei raid sulle infrastrutture di telecomunicazione, i blackout intenzionali e le restrizioni all’accesso all’elettricità

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Ascolta l'intervista di Stakka Stakka su Radio Black Out

E' in vigore dal 7 marzo il regolamento che l’Europa ha voluto per riequilibrare la concorrenza nei mercati digitali.

Le big tech stanno cambiando molta della tecnologia alla base dei loro servizi e gli utenti europei se ne accorgeranno presto: tutto perché scattano giovedì le regole del Digital Markets Act, il regolamento che l’Europa ha voluto per riequilibrare la concorrenza nei mercati digitali.

Con sanzioni fino al 10 per cento del fatturato globale, che raddoppiano in caso di recidiva: un bel disincentivo. Non sorprende che le big tech stiano cominciando ad annunciare importanti modifiche, anche se alcune novità forse richiederanno ancora mesi e un braccio di ferro con l’Europa per esprimersi appieno. Le modifiche che le big tech stanno facendo ora sono in effetti “proposte” di adeguamento al Dma, che la Commissione europea dovrà valutare. Leggi cosa cambia per gli utenti sul sito de "IL Sole 24 ore"

Parla un ingegnere di Google, attivista e organizzatore del gruppo nato in opposizione al Progetto Nimbus

Nel suo saggio all’interno di Emancipatory Social Science (Orthotes, 2020), Franco Bifo Berardi parlando della crisi sistemica ed ecologica, conclude evidenziando due situazioni alle quali guardare per intravedere un’alternativa alla catastrofe: la prima è la «crociata dei bambini», cioè quella catena di movimenti ecologisti scaturiti dalla sensibilità radicale dei giovanissimi, e l’altra è la possibilità posseduta dalle lavoratrici e dai lavoratori della conoscenza che innervano il tessuto della produzione cognitiva e tecnica: «Ma questi 100 milioni di lavoratori cognitivi – sparpagliati nei centri di ricerca, nei laboratori di sperimentazione, nelle università, negli ospedali – possono ad un certo punto, e probabilmente per contatto con la crociata dei bambini, rendersi conto che loro posseggono la potenza per smantellare la macchina che loro stessi sono stati costretti a costruire».

Leggi l'intervista ad un membro di No Tech for Apartheid

Giovedì 21 marzo alle ore 17:00 nel coworking Dialogue Place (Napoli) incontreremo l'aurore del libro L'intelligenza Inesistente. Un approccio conviviale all’intelligenza artificiale (Altreconomia 2023).

Con l'autore dialogheranno: Josè Compagnone, Web and Design Anthropologist fondatore di Goodea, Cristina Mele, ordinario Economia e innovazione dei servizi UNINA. Modera: Dana Cappiello, PM di Project Ahead. Discussione aperta, con interventi del pubblico.

Un'occasione fantastica per misurarci sul tema dell'AI, comprendendone i pro e i contro, per provare a immaginare e costruire tecnologie alternative, che promuovano la convivialità e la partecipazione diffusa, a scuola come nella società.

Maggiori informazioni sul sito di Dialogue Place

La Commissione europea ha violato le norme sulla protezione dei dati personali per le istituzioni, il Gdpr, usando Microsoft 365. Lo ha fatto sapere il Garante europeo per la protezione dei dati, a seguito di un’indagine aperta sull’esecutivo europeo, che ha evidenziato come la Commissione non sia stata in grado assicurare un livello adeguato di protezione ai dati trasferiti fuori dall’Unione europea o dallo Spazio economico europeo.

Secondo il Garante, Wojciech Wiewiórowski, la Commissione ha infranto diverse disposizioni del regolamento 1725 del 2018, relativo alla protezione dei dati raccolti e trattati all’interno delle istituzioni, degli organi, degli uffici e delle agenzie dell’Unione. Una violazione che ha origine dallo stesso contratto stipulato tra Microsoft e l’esecutivo, nel quale l’istituzione ha mancato di specificare quali dati siano raccolti e a quale scopo quando si utilizza Microsoft 365, che comprende World, Excel, PowerPoint, Outlook e altri applicativi.

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Cassandra Crossing/ Perché un dettaglio tecnico delle false IA, per giunta di tipo matematico, dovrebbe essere conosciuto da tutti?

Il collasso di un modello di LLM avviene quando un modello, addestrato sui dati generati da generazioni precedenti di modelli, inizia a perdere informazioni, particolarmente sulle code della distribuzione statistica dei dati originali, e alla fine converge verso una stima a punto singolo, con poca varianza statistica (in soldoni, fornisce sempre la stessa risposta a qualsiasi domanda).

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NON DIPENDE (SOLO) DA TE.
INTERNET E STRUMENTI CONVIVIALI.
COSTRUZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE.

Nell'ambito delle azioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) finalmente abbiamo organizzato non uno ma ben tre corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie.

Ogni corso è rivolto ai docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo che precari/e, è gratuito e consente di ottenere i crediti formativi in base alle ore frequentate.

Puoi scegliere di partecipare a uno dei corsi o a tutti e tre.

Leggi di più per scoprire i 3 cicli: date, orari e contenuti.

Da Etica digitale

Quando nel 2016 fu revisionata la legge sui servizi di intelligence del Paese, per placare l'opinione pubblica il governo dell'epoca e il capo dei servizi segreti dichiararono che non ci sarebbe stata una sorveglianza generalizzata dellɜ cittadinɜ, e che la legge si sarebbe applicata solo alle persone risiedenti al di fuori del confine elvetico.

Tuttavia, dai documenti e le ricerche fatte da Republik, risulta che:

  1. il traffico internet dellɜ cittadinɜ svizzerɜ è stato letto e analizzato, con tanto di archiviazione dei dati per ricerche successive
  2. i tre grandi fornitori di rete (Sunrise, Swisscom e Salt) sono obbligati dalla legge a monitorare e inviare i dati ai servizi segreti
  3. l'intercettazione avviene tra mail e chat private, basandosi su alcune parole chiave come nomi di persone, aziende, numeri di telefono e parole cercate sui motori di ricerca

In loro difesa, i servizi segreti avevano dichiarato al Tribunale Federale Amministrativo che sono in grado di monitorare solo il traffico che parte dalla Svizzera e che arriva in una specifica regione (ad esempio la Siria). Tuttavia, l'ingegnere Fredy Künzler smentisce questa affermazione, perché internet non funziona così: il traffico è dinamico e muta nel tempo, ovvero ciò che oggi può puntare in Siria, domani potrebbe puntare su un'altra area del mondo.

Sempre dal Tribunale risale la dichiarazione dell'attuale direttore dei servizi segreti, Christian Dussey; che, nel rispondere alla causa intentata nel 2016 da un gruppo di attivistɜ, giornalistɜ e avvocatɜ, che accusa la legge di violare il diritto della tutela delle fonti e del segreto professionale, ha affermato che nessuna comunicazione tra un`giornalista e la sua fonte è stata monitorata dal 2017. Con il problema che, per fare un'affermazione del genere davanti al tribunale c'è solo un modo: aver revisionato il contenuto di tutte le chat e le mail setacciate.

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Appuntamento il 10 marzo alle 15. Si giocherà al wargame OverTheWire BANDIT per esplorare le funzioni del terminale di Linux, da quelle base a quella più avanzate. Come sempre porta i tuoi progetti, dubbi e curiosità per discuterne.

Dove
Villa Occcupata
Via Litta Modignani, 66 - Milano

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Insieme al colosso degli Iphone e al gruppo di Elon Musk, anche Microsoft, Alphabet e Dell sono state denunciate da un’ong negli Stati Uniti per aver consapevolmente impiegato metallo estratto da minatori bambini in Congo. Se i giudici daranno via libera sarà la prima causa in tribunale relativa alle forniture di cobalto

Tesla, Apple e altri campioni dell’hi-tech «made in Usa» rischiano di finire alla sbarra per il cobalto insanguinato. Sarebbe il primo caso in tribunale relativo alle forniture del metallo impiegato nelle batterie: una causa che fa da pendent a quella che di recente ha visto ExxonMobil assolta dal reato di aver nascosto all’opinione pubblica il ruolo del petrolio nel cambiamento climatico e che potrebbe fare da apripista ad analoghe azioni giudiziarie contro società che vantano credenziali “green”.

Sono accuse gravissime quelle che International Rights Advocates, una ong americana, rivolge ad alcuni tra i maggiori utilizzatori mondiali di batterie a nome di 14 famiglie della Repubblica democratica del Congo, Paese da cui proviene oltre il 60% del metallo impiegato nei catodi, noto per le continue violazioni dei diritti umani.

Maurizio Franzini e Lisa Magnani prendendo spunto da un emendamento alla legge australiana sul Fair Work, approvato recentemente, riflettono sul diritto dei lavoratori a disconnettersi fuori degli orari normali di lavoro, ignorando messaggi e chiamate del datore di lavoro. Gli autori richiamano brevemente gli ostacoli al pieno riconoscimento di questo diritto e ritengono che in gioco non vi sia soltanto il problema del confine tra lavoro e non lavoro ma la più generale concezione del lavoro e del suo ruolo nella vita delle persone.

Il 12 febbraio scorso Camera e Senato australiano hanno approvato un emendamento che modifica il Fair Work Act del 2009. La notizia ha avuto risonanza a livello internazionale perché il tema è di grande importanza, per le ragioni che cercheremo di chiarire. Si tratta del diritto dei lavoratori alla disconnessione al di fuori degli orari di lavoro, quindi il riconoscimento del diritto di non rispondere, in quegli orari, a chiamate o mail del datore di lavoro o di terze parti (ad esempio, clienti).

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L’Antitrust Ue ha comminato una multa record da 1,8 miliardi di euro ad Apple per violazioni delle regole sulla concorrenza con i servizi di streaming musicale. Una nota dell’esecutivo europeo parla di “condizioni commerciali sleali” praticate dal gruppo. Secondo quanto emerso nell’indagine Apple non consente agli sviluppatori di app di streaming musicale di poter informare gli utenti con iPhone e iPad sui servizi di streaming musicale alternativi e più economici. L’indagine è partita su reclamo di Spotify. L’importo è nettamente più alto delle indiscrezioni di stampa che parlavano di una multa di 500 milioni.

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All-In Plan lega gli utenti all'azienda per almeno due anni fornendo stampanti, inchiostri e un numero massimo di pagine stampabili.

Con l'inizio del mese di marzo HP ha iniziato a realizzare il suo sogno di imprigionamento degli utenti con il lancio del servizio HP All-In Plan.

Disponibile per ora nei soli Stati Uniti, è un piano in abbonamento dalle ambizioni molto più ampie rispetto a quelle di Instant Ink: in cambio di una quota mensile, infatti, fornisce non soltanto le cartucce, ma anche la stampante. I prezzi vanno dai 6,99 dollari al mese necessari per sottoscrivere per l'offerta base, che include una stampante HP Envy (attualmente, si tratta della Envy 6020e) e consente di stampare un massimo di 20 pagine al mese, e arrivano fino ai 35,99 dollari mensili dell'offerta più completa, che include una HP OfficeJet Pro e consente di stampare fino a 700 pagine al mese.

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E' un testo conciso e pungente, Contro lo smartphone. Per una tecnologia più democratica (Add editore, 2023, pp. 200), il nuovo libro di Juan Carlos De Martin, professore ordinario al Politecnico di Torino e co-fondatore del Nexa Center for Internet & Society. Onnipresente, lo smartphone si è imposto prima come gadget alla moda, poi come «oggetto simbolo della nostra era», argomenta De Martin. In poco più di centocinquanta pagine, bibliografia esclusa, l’autore riesce a condurre il lettore in un vero giro del mondo lungo le catene di produzione di questi «piccoli parallelepipedi» di plastica e silicio che hanno penetrato le scuole, l’intimità casalinga o i mezzi di trasporto.

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Dopo aver raggiunto il successo le grandi aziende tecnologiche finiscono sempre con lo sfruttare gli utenti, gli inserzionisti e i lavoratori. È ora di invertire la rotta, per creare una rete davvero libera

L’anno scorso ho coniato il termine enshittification, merdificazione, per descrivere il declino delle piattaforme digitali. Questa parolina oscena ha avuto molto successo: evidentemente riflette lo spirito del tempo. L’American dialect society l’ha scelta come parola dell’anno del 2023 (per questo, temo, sulla mia tomba ci sarà inevitabilmente l’emoji della cacca).

Ma cos’è la merdificazione, e perché se n’è parlato tanto? È una mia teoria che spiega in che modo internet è stata colonizzata dalle piattaforme digitali; perché si stanno tutte degradando rapidamente e completamente; perché è un fatto rilevante e cosa possiamo fare per rimediare. Siamo nel pieno di una grande merdificazione, in cui i servizi su cui facciamo più affidamento si stanno trasformando in mucchi di merda. È frustrante, demoralizzante, perfino terrificante.

Cory Doctorow è un giornalista e scrittore canadese. Si occupa di diritti digitali e sicurezza informatica. È consulente dell’Electronic frontier foundation, un’organizzazione non profit che difende i diritti digitali e la libertà d’espressione su internet. Questo articolo è l’adattamento di un discorso tenuto a gennaio per la Marshall McLuhan lecture all’ambasciata del Canada di Berlino, in Germania.

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Giovedì 29 febbraio a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, dalle ore 17:30 alle 19:30, il terzo incontro del ciclo "L’intelligenza artificiale che genera testi e che predice il futuro", organizzato dalla Scuola critica del digitale del CRS e dal ForumDD. Conversazione con Daniela Tafani.

I sistemi di apprendimento automatico sono utilizzati oggi per prevedere il futuro di singoli individui, e assumere decisioni conseguenti: gli studenti vengono valutati sulla base del voto che si prevede riceverebbero se sostenessero l’esame, i candidati a un posto di lavoro vengono assunti o scartati sulla base di una previsione della loro futura produttività e la polizia si affida a statistiche automatizzate per prevedere chi commetterà un crimine o dove un crimine verrà commesso, e agire di conseguenza.

Tali sistemi non sono in realtà in grado di prevedere il futuro di singole persone, per la semplice ragione che ciò non è possibile.

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Iniziamo la puntata presentando un'iniziativa che si terrà al CSOA Forte Prenestino Giovedì 29 Febbraio alle ore 19: la presentazione di "On not dying: secular immortality in the age of technoscience"; ne parliamo al telefono con due compagni che si sono occupati spesso di simili tematiche, cercando di capire i motivi, le sottigliezze e i pericoli di questa ideologia (fondamentalmente suprematista) particolarmente in voga tra le elite della Silicon Valley.

Continuiamo spostandoci in tutt'altra parte del mondo,ovvero in Indonesia, ma col filo rosso della mancata rassegnazione alla morte. Ringraziamo StakkaStakka per l'audio! Da lì al caso del Deep Fake usato come modo per "superare" il divieto di partecipare attivamente alle elezioni, che abbiamo visto in Pakistan, il passo è breve.

Continuiamo a parlare di Piracy Shield, il provvedimento che permette una rapida censura dei siti che secondo la Serie A violano il copyright. Secondo l'AGCOM, non si sono stati problemi, e la prova è che non ci sono stati ricorsi, nonostante una apposita procedura per riceverli. Peccato che la procedura sia sostanzialmente rotta... Comunque, stiamo tranquilli: finora non è stato bloccato nessun sito della Pubblica Amministrazione.

Continuiamo con altre notiziole a tema biometria.

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