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Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Puntata divisa in 3 parti. Nella prima parte intervista a Marzia Vaccari, autrice di Server Donne . Seconda parte al telefono con un compagno di Torino parliamo di hackrocchio, l'appuntamento annuale di avvicinamento ad hackmeeting organizzato dall'hacklab underscore. E infine l'immancabile Rubrica delle notiziole.

Prima parte

intervista a Marzia Vaccari, autrice di Server Donne che sarà presentato alle cagne sciolte (via ostiense 137b), giovedì 27 novembre dalle 19, per una presentazione del libro con discussione

abbiamo parlato di infrastrutture e tecnologie femministe, menzionando alcuni server femministi autogestiti, del rapporto problematico e complesso tra femminismi e digitale, dell'importanza della memoria storica e dell'archiviazione come atto politico, della necessitò di un femminismo della rete anche per non lasciare il campo ai misogini della "manosfera", di risorse e spunti preziosi da Abya Yala e non solo.. che lavorano sull'autonomia delle infrastrutture ma sull'autodifesa femminista digitale contro le violenze di genere

alcuni spazi femministi digitali liberi&open source da esplorare:

Seconda parte

Al telefono con un compagno di Torino parliamo di hackrocchio, l'appuntamento annuale di avvicinamento ad hackmeeting organizzato dall'hacklab underscore.

Notiziole

  • aggiornamenti sul caso Paragon
  • in California ritirato il progetto Dragnet, con cui la polizia monitorava i consumi elettrici dell'intera popolazione di Sacramento con l'intento dichiarato di trovare persone che coltivavano cannabis in casa
  • varie su IA e quanto non funziona
  • copyright: Cloudflare multato in Giappone per non aver favorito la rimozione di contenuti "pirata"
  • l'annoso caso del chip sottopelle

Una serie di associazioni internazionali hanno proclama l'8 Marzo 2023 Giorno dell'Azione Anti-Cloud.

"In questa giornata proveremo ad astenerci dall'utilizzare, dal foraggiare o dal prenderci cura del Cloud delle Big Tech. Questo sciopero invita a una drastica riduzione dei servizi digitali estrattivi per invece dedicarsi all'organizzazione collettiva. Ci uniamo alla lunga storia degli scioperi femministi internazionali, perchè consideriamo questa una lotta sui temi del lavoro, della cura, dell'anti-razzismo, della vita queer e della tecno-politica trans*femminista.

Troppi aspetti delle nostre vite dipendono dal Cloud. Le modalità espansioniste, estrattiviste e finanziarizzate delle Big Tech trasformano tutti i processi vivi e creativi in profitto. Questo incide profondamente su come ci organizziamo e ci prendiamo cura delle risorse. Molte istituzioni pubbliche come ospedali, università, archivi e scuole hanno trasferito le proprie attività principali su soluzioni software-as-a-service affittate. Gli interessi delle Big Tech condizionano come insegniamo, creiamo accesso, impariamo, conosciamo, organizziamo, lavoriamo, amiamo, dormiamo, comunichiamo, amministriamo, ci prendiamo cura, e come ricordiamo."

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