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Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Prima puntata di un ciclo sul DRM: una serie di tecnologie che - anche con tecniche crittografiche - limita le capacità di una miriade di oggetti tecnologici, sia hardware sia software: lettori dvd che mandano il video solo a televisori; libri leggibili ma non stampabili; canzoni che scadono.

In questa puntata parleremo dei cavi video digitali. Contrariamente a quanto potreste credere, i cavi HDMI, ma anche i DisplayPort, o i DVI, non sono dei meri cavi video che utilizzano tecnologie digitali per darvi la migliore qualità. Supportano infatti una tecnologia chiamata HDCP, il cui scopo è proprio quello di limitare le funzionalità dei vostri dispositivi al fine di evitare che possiate copiare contenuti protetti da copyright.

Questa tecnologia da un punto di vista tecnico è ormai un colabrodo: moltissimi attacchi crittografici l'hanno resa sempre meno efficace. Questo non vuol dire che l'HDCP è debellato: i suoi effetti sono comunque molto chiari, perché rendono molto più difficile l'utilizzo "libero" dei dispositivi video digitali.

Ascolta sul sito di Radio Onda Rossa

Nella puntata di domenica 25 ottobre si parla di:

  • Negli ultimi due DPCM c'è un articolo particolare: obbliga gli operatori sanitari a caricare il codice immuni dei pazienti positivi sulla piattaforma del ministero. Perché, non lo facevano già? Evidentemente no. Cosa che ci riporta al problema della app immuni, ovvero il fatto che può funzionare solo con un sistema sanitario nazionale ben organizzato.
  • un bug sul sistema di crittografia GPG, ed ai suoi keyserver.
  • bot che raccolgono foto su Telegram e le trasformano in deepnude
  • FCC dà una mano a Trump nella sua lotta contro i social
  • Google torna a collaborare con la creazione di un muro tra USA e Messico

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