Cassandra Crossing/ Esiste una scuola di pensiero che ritiene possibile l'evoluzione "spontanea" dei modelli linguistici in "vera" intelligenza artificiale. Di che cosa si parla esattamente?
È un concetto interessante in cui Cassandra non si era mai imbattuta. Ha invece scoperto che l'ipotesi è, pur in un ambiente molto ristretto, oggetto di dibattito filosofico e anche scientifico. Molto interessante, e vediamo di spiegare il perché.
Perdonate però la vostra profetessa preferita, perché sono necessarie un bel po' di premesse. Speriamo che almeno i 24 indomiti lettori mi seguano senza esitare.
Intervista ad Antonio Casilli, autore di «Schiavi del Clic»: «Dietro questa tecnologia c'è un'enorme quantità di lavoro sui dati fatto da grandi masse di persone. C'è un filo rosso che lega chi allena ChatGpt e i suoi utilizzatori»
Nel comunicato del garante della Privacy che blocca l’assistente virtuale ChatGpt c’è un passaggio illuminante in cui si osserva che l’illecita raccolta dei dati personali avviene in mancanza di una «base giuridica» e «allo scopo di addestrare gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma».
L’«addestramento» è stato effettuato dagli utenti di questo software che, stimolati dalla stupefacente operazione di marketing basata sull’immaginario apocalittico della sostituzione del lavoro, e persino degli esseri umani, da parte dei robot nelle ultime settimane hanno lavorato gratuitamente, e probabilmente inconsapevolmente, allo sviluppo di ChatGpt bombardandolo con le richieste più singolari e divertenti. Ciò ha permesso alla società OpenAI che ha lanciato anche ChatGpt, fondata a San Francisco nel 2015, di raccogliere fondi da decine di miliardi di dollari, e investimenti cospicui da parte di Microsoft.
L'AGID (Agenzia per l'Italia Digitale) ha pubblicato le statistiche di errori rilevati sui siti Web della Pubblica Amministrazione svelando lo strumento di analisi Muve++ (Multiguideline Accessibility and Usability Validation Environment) sviluppato dall’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” (ISTI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Mondo digitale ha pubblicato un bel articolo di Carlo Milani e Vivien García. Di seguito potete leggere il sommario mentre l'articolo completo è sul sito di Mondo Digitale
"L'IA affascina e spaventa. Uno spauracchio si aggira per il mondo: il timore che esseri tecnologici intelligenti sostituiranno gli esseri umani in (quasi) tutte le loro attività, a partire dal lavoro. L'IA se ne occuperebbe automaticamente, agendo come un aiutante magico, capace di svolgere qualsiasi compito assegnato.
Attingendo alla prospettiva di Gilbert Simondon sull'alienazione tecnica,sosterremo che l'automazione è in realtà il livello più basso possibile di interazione uomo-macchina. L'analisi di Simondon offre un metodo per
prendere le distanze sia dalla tecnofobia che dalla tecnofilia, promuovendo una cultura tecnica capace di sviluppare "macchine aperte", caratterizzate da un certo livello di variabilità nel loro funzionamento reciproco con gli umani.
Ricordando alcune tappe fondamentali nella storia dell'IA, sosterremo che le cosiddette macchine digitali "intelligenti", basate su algoritmi di riduzione dei dati, sono caratterizzate da una modellazione statistica che talvolta tende, a prescindere dall’intenzione degli esseri umani coinvolti, a incorporarne alcuni presupposti ideologici, credenze e valori. Usando la nostra analisi dell'interazione umana con i motori di ricerca potenziati dall'IA, mostreremo come i sistemi automatizzati stiano diffondendo il condizionamento reciproco tra umani e macchine. Più gli esseri umani si rivolgono a queste macchine in
modo meccanicamente semplice e non ambiguo, più esse agiscono "automaticamente" e sembrano "intelligenti".
Infine analizzeremo lo sfruttamento di questi sistemi di condizionamento reciproco in una miriade di micro-attività digitali a scopo di lucro. L'IA in questo contesto si manifesta come un essere tecnico di formazione antropologica e manipolazione comportamentale, molto lontano dall'ideale di "macchina aperta" proposto da Simondon."
Uno dei fenomeni che hanno segnato il mondo dell’industria tecnologica mondiale nel 2022 è sicuramente l’ondata di licenziamenti dei dipendenti delle Big Tech.
Con questo termine – almeno in questo articolo – intendiamo generalmente le grandi piattaforme digitali basate negli Stati Uniti: i cosiddetti GAFAM (Google, Amazon, Facebook o Meta, Apple e Microsoft), Twitter, ma anche altri attori del settore, come Uber o Spotify. Sotto questa espressione si raggruppano solitamente le aziende tecnologiche leader nei rispettivi settori, con alte valutazioni di mercato e una significativa influenza sullo sviluppo dell’industria.
Dopo un momento di crescita che pareva inarrestabile, culminato durante la pandemia del 2020 – 2021, aziende come Google, Facebook, Twitter, Microsoft hanno iniziato a lasciare a casa i loro lavoratori, a blocchi di centinaia o di migliaia, o a interrompere le assunzioni.
Puntata di Doppio Click su Radio Popolare Milano interamente dedicata all'Intelligenza Artificiale con ospite Carlo Milani.
Prima parte di trasmissione dedicata alla limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma ChatGPT, disposta dal Garante per la protezione dei dati personali.
La seconda parte approfondisce i temi generali dell'Intelligenza Artificiale con l'aiuto di Carlo Milani, autore insieme a Vivien García di un importante articolo, pubblicato su Mondo Digitale, dal titolo: "L'evoluzione dell'Intelligenza Artificiale: dall'automazione del lavoro al condizionamento reciproco".
Ascolta la puntata di Doppio Click sul sito di Radio Popolare Milano
“La normativa è chiara e di semplice attuazione. Si usino le risorse del PNRR per una transizione digitale trasparente a tutela della scuola democratica.”
CUB SUR ha deciso di lanciare la campagna “libero insegnamento con libero software”, che si pone l’obiettivo di mobilitare i colleghi e le colleghe per richiamare le dirigenze al pieno rispetto delle normative, utilizzando l’abbondante dotazione che hanno ricevuto dal Piano Scuola 4.0 per garantire l’utilizzo di tecnologie compatibili con una transizione digitale trasparente a tutela della democrazia nella scuola. Non si tratta di una battaglia legalista, ma di un impegno per il futuro della nostra scuola, messo a rischio dalla continua violazione di tre leggi poste a difesa del bene comune.
Leggi l'articolo completo sul sito della CUB
La lettera di Musk&Co. è stata fortemente criticata dalla scienziata Timnit Gebru, diventata famosa per essere stata licenziata da Google accusata da lei di sviluppare un'IA con pregiudizi.
La ricercatrice sostiene che GPT-4 sia solo come "un pappagallo stocastico" ripete il meglio che trova sul web, senza averne comprensione. No Panic, quindi. Per Gebru non serve ascoltare i firmatari dell'appello, ma sviluppare da subito un'IA che "funzioni per noi".
La pandemia ha avuto un forte impatto sul mondo del lavoro, anche se molti effetti sono poco chiari oppure figli di processi ancora in corso. Openpolis ha analizzato il fenomeno insieme ad altre 6 redazioni di Edjnet, soffermandosi in questa analisi sul lavoro da remoto.
Leggi l'articolo completo sul sito di Openpolis
Sabato 1 aprile 2023 h 15.00-18.00 la CUB Scuola Università e Ricerca di Torino organizza il seminario Tecnologie didattiche e PNRR: che fare?
Partecipano: Carlo B. Milani (C.I.R.C.E. - autore di Tecnologie conviviali), Gruppo di Lavoro Nazionale su Tecnologia nella Scuola (CUB SUR), Luca Malgioglio (Ass. Agorà 33 – La Nostra Scuola), Paolo Dongilli (FUSS), Giorgio Favaro (Continuity), Marco Ciurcina (Studiolegale.it)
Partendo dalle esperienze pionieristiche del progetto FUSS attivo fin dai primi anni 2000 proviamo a fare due proposte concrete, una orientata alla scuola secondaria superiore e l'altra invece più adatta alle scuole secondarie inferiori e alla primaria. Entrambe queste proposte sono in grado, a nostro parere, di permetterci di raggiungere i seguenti obbiettivi: