I semiconduttori della discordia

Corea del Sud. A Seul cambiano i tempi ma non il dilemma di come restare alleati degli Usa senza irritare la Cina, primo partner economico. Con il Chip 4, che serve a Biden per rimodellare le catene globali degli approvvigionamenti tech, il gioco si fa duro.

In queste settimane se ne è discusso a Seul, dove il governo conservatore del neoeletto presidente Yoon Suk-yeol sta decidendo se aderire alla tanto chiacchierata alleanza a guida statunitense sui semiconduttori. L’alleanza, proposta dal presidente Joe Biden lo scorso marzo, è stata soprannominata “Chip 4” e dovrebbe coinvolgere, oltre a Stati uniti e Corea, anche Giappone e Taiwan.

L’INIZIATIVA È AL CENTRO dell’impegno statunitense a rimodellare le catene globali degli approvvigionamenti di tecnologie avanzate come i semiconduttori, coordinando tra paesi affini la produzione di questi beni essenziali per l’economia globale. In poche parole, Chip 4 è un’operazione di friend-shoring.

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