Chi alimenta la sorveglianza

Investigative Reporting Project Italy ha realizzato un'inchiesta sulla filiera dell’industria in Italia, tra attori emergenti, testimonial della politica ed ex appartenenti a forze armate e forze dell’ordine.

Il software più famoso si chiama Pegasus e l’ha prodotto una società israeliana, NSO. È stato utilizzato per spiare giornalisti, oppositori politici, attivisti. Lo scopo che ci si aspetta dai sistemi di sorveglianza è proteggere. Invece, a volte, i prodotti possono essere “offensivi”. Data la sensibilità delle materie che riguardano la sicurezza, spesso le informazioni sono poche e parziali. NSO è uno dei principali attori di questa industria e ha già attraversato una lunga serie di scandali.

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Anche l’Italia ha attori di primo piano in questo settore, che spesso si intrecciano in vari modi a Leonardo, azienda le cui azioni appartengono per il 30% al Ministero delle finanze. E l’industria esiste anche grazie a un sistema di fondazioni e think tank che creano una rete di scambio di opinioni idee, e tecnologie con gli Stati. Un vero e proprio micelio sotterraneo di cui è spesso difficile comprendere l’estensione.

Questa serie indaga sulle diverse sfaccettature dell’industria della sorveglianza e della sua filiera, sui canali usati per espandere il controllo della propria fetta di mercato e sui prodotti che le aziende italiane cercano di introdurre per sfidare i competitor mondiali.

Leggi tutte le puntate dell'inchiesta sul sito di IRPI

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