Biden-von der Leyen: “Accordo sui dati transatlantici”. Le agenzie di intelligence Usa lo rispetteranno?

È solo un annuncio politico, non c'è ancora un testo, su un nuovo quadro per i flussi di dati transatlantici. Gli esperti privacy attendono di leggere il testo dell'accordo e Schrems già (ri)promette battaglia: "Se non conforme al diritto Ue lo porterò di nuovo in tribunale". Ecco i punti chiave.

L’accordo sul flusso di dati arriva dopo mesi di trattative e segue l’invalidazione nel luglio 2020 da parte della giustizia europea dell’intesa “Privacy Shield” che consentiva questo trasferimento, a causa dei timori sui programmi di sorveglianza americani. Secondo la Corte di giustizia Ue ‘Privacy Shield’ non preservava da “interferenze nei diritti fondamentali delle persone i cui dati vengono trasferiti’. Schrems: “Se testo non conforme al diritto Ue lo porterò di nuovo in tribunale”

E proprio il protagonista della decisione della Corte di giustizia Maximilian Schrems ha subito commentato, in modo critico, l’annuncio politico di Biden-von der Leyen utilizzando questa foto:

FOsH7f8XMAIjIVm-300x227

“L’accordo era apparentemente un simbolo che von der Leyen voleva, ma non ha il sostegno degli esperti a Bruxelles, poiché gli Stati Uniti non si sono mossi. È particolarmente spaventoso che gli Stati Uniti abbiano presumibilmente usato la guerra contro l’Ucraina per spingere l’UE su questa questione economica”, ha dichiarato l’attivista per la protezione dei dati personali.

Leggi l'articolo completo

Previous Post Next Post