Alcune aziende private stanno tentando di acquisire i diritti sul registro dei domini "punto org", dicitura che contraddistingue moltissimi siti web di ong ed enti umanitari. La privatizzazione potrebbe comportare un aumento del canone annuale o la perdita del proprio sito per migliaia di organizzazioni. Cruciale sarà il verdetto dell'Icann.
Bloccati una volta, ci riprovano. Prendendo una strada laterale ma ci riprovano, ignorando le vecchie norme e provando a scriverne di nuove. Com’è nel dna della finanza. A rimetterci potrebbero essere dieci milioni di utenti nel mondo. Ma non utenti qualsiasi: associazioni umanitarie, enti no profit, organizzazioni non governative. Chi prova a difendere gli ultimi, insomma.