Pillole

Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Il ministro Brunetta ha presentato il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della PA. Ma la formazione la fanno aziende private, come Tim e Microsoft, che mettono a disposizione, a titolo gratuito, contenuti formativi.

Cosa ci guadagnano le aziende ad offrire corsi gratuiti? La diffusione all’interno della Pa della conoscenza dei loro prodotti commerciali e di conseguenza un ulteriore lock in su quei prodotti, al cui utilizzo i funzionari pubblici saranno ammaestrati, restando all’oscuro di soluzioni alternative open source.

Andrebbe formata una parte del personale dirigenziale su competenze informatiche di più alto livello rispetto a quelle indicate nel Syllabus. I dirigenti dovrebbero avere conoscenze più approfondite dei sistemi informatici e delle loro potenzialità tecnologiche, al fine di riuscire a concepire i requisiti per servizi innovativi da erogare.

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Con la decisione del 22 dicembre 2021, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali austriaca ha deciso che l’utilizzo del servizio Google Analytics, fornito da Google LLC, non è conforme alla normativa europea.

Come sappiamo, il quadro normativo americano consente alle agenzie di quel paese di imporre alle aziende di condividere i loro dati (Google ha evaso circa 201mila richieste nel solo 2019). Questo è il motivo per cui la normativa USA non è conforme a quella Europea. La conseguenza è stata che a luglio 2020 la Corte di Giustizia Europea ha invalidato l’accordo, detto “Privacy Shield”, tra l’Unione Europea e gli Usa

La situazione è ormai chiara, l’utilizzo dei servizi digitali delle aziende americane non è pienamente conforme, allo stato, alle norme europee, in quanto nessuna azienda americana si può sottrarre alle richieste delle agenzie americane di ottenere dati dei cittadini europei. E se questo è vero per Google Analytics, tra l’altro uno dei servizi più usati al mondo, vale anche per tutte le altre aziende americane.

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Cover-Cyber-bluff_web-400x575Cyber Bluff è un mini saggio che ha lo scopo di decostruire la narrazione tossica di Internet.

Ginox, l’autore del libro il cui humus di provenienza è quello degli hackmeeting italiani, ha sviluppato negli anni un pensiero critico relativamente alla conformazione attuale di Internet, ai concetti che sono alla sua base, alle tendenze nonché allo sviluppo futuro che si prospetta.

Dico subito che il libro centra il suo scopo dichiarato e, con stile leggero e a volte ironico, aiuta il lettore a dotarsi degli strumenti cognitivi e tecnici per difendersi dalle trappole tese dai servizi di Internet e per sfruttarne le possibilità offerte.

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Con i soldi che può muovere il Nostro, magari il metaverso di Zuckerberg non sarà un completo disastro economico. Per il vuoto pneumatico di valori e senso sociali e culturali, invece, non ci sono dubbi.

Visioni e prospettive per Meta da un punto di vista critico nel podcast "DataKnightmare: L'algoritmico è politico"

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Ad Aaron Swartz dobbiamo molto. Aveva 14 anni quando scrisse le specifiche del protocollo RSS, ancora oggi uno dei più usati formati per la distribuzione di contenuti web. Progettò e sviluppo Tor2web, un sistema per accedere ai servizi della rete Tor attraverso un normale browser.

Ma sopattutto si è battuto con grande forza e creatività per la libertà di accesso alla conoscenza, partecpando a molte campanga contro le leggi che punivano le violazioni del copyright (Stop SOPA).

Scaricò 4 milioni di articoli accademici da JSTOR (Una importante biblioteca digitale statunitense) probabilmente per renderli disponibili in open access. Gli articoli scaricati, risalendo ad anni precedenti al 1923, erano già di pubblico dominio nella loro versione originale, ma le versioni digitalizzate erano coperte da copyright . Per questo fu accusato di frode informatica dal procuratore del Massachusetts. Accuse che prevedevano fino a 35 anni di detenzione.

Il processo non si tenne mai. Aaron si tolse la vita l'undici gennaio 2013, ad appena 26 anni.

Le proteste che sono divampate in Kazakistan, scatenate dalla crisi dell’elettricità e del gas, sembra abbiano a che fare anche con un’attività finanziaria in cui il Paese è campione: l’estrazione di cripto valute, come Bitcoin e Ethereum.

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Nella puntata del 9 gennaio si parla di quelli che facebook ci ha insegnato a chiamare "eventi", e ci guardiamo intorno analizzando i diversi modelli che troviamo in uso: se Facebook propone uno strumento che si suppone universale, i siti tematici continuano ad essere in vita; Google per ora non sembra particolarmente attivo su questo settore, pur lasciando già intendere quale sarebbe il suo approccio a riguardo. Diamo anche un'occhiata ad alcuni degli approcci tentati nel mondo anticapitalista.

Riportiamo poi la notizia che ha fatto inorridire importanti testate: l'intermediazione nel mercato - tipica in regime di libero mercato ogni volta che c'è un ampio margine tra domanda ed offerta - può essere operata in maniera automatizzata anche nel mercato al dettaglio! Si stanno quindi diffondendo bot che effettuano acquisti in maniera automatizzata, riuscendo a cogliere al volo buone offerte e prodotti molto ambiti. Per qualche motivo, la cosa desta particolare ribrezzo, tanto che gli Stati Uniti stanno valutando di fare una legge contro questa pratica.

Passiamo poi ad un breve commento su quello che succede in Kazakistan e il nesso tra le rivolte, il prezzo dell'energia e... i Bitcoin.

Ascolta la puntata sul sito di Rado Onda Rossa

È andata deserta la prima gara della Strategia per la banda ultralarga finanziata con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta del bando per portare le connessioni internet veloci anche nelle isole minori: 60,5 milioni di euro.

Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 22 dicembre senza alcuna candidatura. Secondo le informazioni raccolte dal Sole 24 Ore, hanno inciso soprattutto il tema delle garanzie fideiussorie bancarie e delle polizze assicurative, considerate troppo impegnative. Al tempo stesso, per la necessità di rispettare le scadenze intermedie imposte dalla Commissione europea sulla realizzazione dei progetti Pnrr, sono state previste penali in caso di ritardi ritenute da alcuni severe, pari fino al 20% dell’ammontare netto contrattuale.

Verso la trattativa privata

Il cronoprogramma prevede che già nel primo semestre 2022 si arrivi alla progettazione esecutiva e per sbloccare l’impasse potrebbero ora esserci colloqui tra il ministero dell’Innovazione guidato da Vittorio Colao e alcuni dei potenziali candidati, considerato che il codice degli appalti consente di procedere in questi casi direttamente a procedura negoziata in alternativa alla riproposizione di un bando riveduto e corretto.

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Mercoledi 12 Gennaio 2022 AVANA & CSOA Forte Prenestino presentano:

Workshop: installazione server mail

Dalle ore 19:00 al CSOA Forte Prenestino, installiamo insieme un server di mail ad uso personale su un computer ormai vecchio che rischiava di finire nel cassonetto. Rendersi indipendenti dalle Big Tech può essere divertente!

Nel workshop verrà spiegato l'utilizzo e l'integrazione di programmi come fetchmail, dovecot, sieve. Attenzione: quello che faremo non è il "classico" server di posta basato su SMTP!

mercoledì 12 gennaio ore 19.00, CSOA Forte Prenestino, AvANa

Nel magico mondo dei dati certe storie non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, come diceva Venditti.

Una di queste storie riguarda i CAP, codici di avviamento postale, che sono dati pubblici ma non sono open data. Pagati con le tasse di noi cittadini, raccolti negli anni dallo Stato italiano, ora sono di proprietà di Poste Italiane, che li vende. Se fossero open data sarebbero utilissimi per chi fa le mappe. Per come stanno le cose oggi invece, se un cittadino come me volesse usare per lavoro quei CAP, dovrebbe ripagarli un’altra volta. È uno degli “scandali” dell’Open Data italiano questo, e la stessa assurda limitazione vale ad esempio per i dati delle aziende: pagati dalle aziende e dai cittadini, oggi sono raccolti dalle Camere di Commercio che li vende (e tra gli acquirenti sai chi c’è? Ovviamente anche lo Stato! :D).

Ma andiamo per gradi, per capire per bene il tutto.

Nell'articolo ci sono dritte e criticità per trovare, usare e analizzare i dati relativi al Covid.

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