Pillole

Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Nella puntata del 9 gennaio si parla di quelli che facebook ci ha insegnato a chiamare "eventi", e ci guardiamo intorno analizzando i diversi modelli che troviamo in uso: se Facebook propone uno strumento che si suppone universale, i siti tematici continuano ad essere in vita; Google per ora non sembra particolarmente attivo su questo settore, pur lasciando già intendere quale sarebbe il suo approccio a riguardo. Diamo anche un'occhiata ad alcuni degli approcci tentati nel mondo anticapitalista.

Riportiamo poi la notizia che ha fatto inorridire importanti testate: l'intermediazione nel mercato - tipica in regime di libero mercato ogni volta che c'è un ampio margine tra domanda ed offerta - può essere operata in maniera automatizzata anche nel mercato al dettaglio! Si stanno quindi diffondendo bot che effettuano acquisti in maniera automatizzata, riuscendo a cogliere al volo buone offerte e prodotti molto ambiti. Per qualche motivo, la cosa desta particolare ribrezzo, tanto che gli Stati Uniti stanno valutando di fare una legge contro questa pratica.

Passiamo poi ad un breve commento su quello che succede in Kazakistan e il nesso tra le rivolte, il prezzo dell'energia e... i Bitcoin.

Ascolta la puntata sul sito di Rado Onda Rossa

È andata deserta la prima gara della Strategia per la banda ultralarga finanziata con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta del bando per portare le connessioni internet veloci anche nelle isole minori: 60,5 milioni di euro.

Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 22 dicembre senza alcuna candidatura. Secondo le informazioni raccolte dal Sole 24 Ore, hanno inciso soprattutto il tema delle garanzie fideiussorie bancarie e delle polizze assicurative, considerate troppo impegnative. Al tempo stesso, per la necessità di rispettare le scadenze intermedie imposte dalla Commissione europea sulla realizzazione dei progetti Pnrr, sono state previste penali in caso di ritardi ritenute da alcuni severe, pari fino al 20% dell’ammontare netto contrattuale.

Verso la trattativa privata

Il cronoprogramma prevede che già nel primo semestre 2022 si arrivi alla progettazione esecutiva e per sbloccare l’impasse potrebbero ora esserci colloqui tra il ministero dell’Innovazione guidato da Vittorio Colao e alcuni dei potenziali candidati, considerato che il codice degli appalti consente di procedere in questi casi direttamente a procedura negoziata in alternativa alla riproposizione di un bando riveduto e corretto.

Leggi l'articolo completo su Il sole 24 ore

Mercoledi 12 Gennaio 2022 AVANA & CSOA Forte Prenestino presentano:

Workshop: installazione server mail

Dalle ore 19:00 al CSOA Forte Prenestino, installiamo insieme un server di mail ad uso personale su un computer ormai vecchio che rischiava di finire nel cassonetto. Rendersi indipendenti dalle Big Tech può essere divertente!

Nel workshop verrà spiegato l'utilizzo e l'integrazione di programmi come fetchmail, dovecot, sieve. Attenzione: quello che faremo non è il "classico" server di posta basato su SMTP!

mercoledì 12 gennaio ore 19.00, CSOA Forte Prenestino, AvANa

Nel magico mondo dei dati certe storie non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, come diceva Venditti.

Una di queste storie riguarda i CAP, codici di avviamento postale, che sono dati pubblici ma non sono open data. Pagati con le tasse di noi cittadini, raccolti negli anni dallo Stato italiano, ora sono di proprietà di Poste Italiane, che li vende. Se fossero open data sarebbero utilissimi per chi fa le mappe. Per come stanno le cose oggi invece, se un cittadino come me volesse usare per lavoro quei CAP, dovrebbe ripagarli un’altra volta. È uno degli “scandali” dell’Open Data italiano questo, e la stessa assurda limitazione vale ad esempio per i dati delle aziende: pagati dalle aziende e dai cittadini, oggi sono raccolti dalle Camere di Commercio che li vende (e tra gli acquirenti sai chi c’è? Ovviamente anche lo Stato! :D).

Ma andiamo per gradi, per capire per bene il tutto.

Nell'articolo ci sono dritte e criticità per trovare, usare e analizzare i dati relativi al Covid.

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  • È ormai verosimile che i dati della pubblica amministrazione italiana saranno in futuro gestiti da una cordata composta da Tim, Cdp, Sogei e Leonardo, dove però il principale fornitore tecnologico sarà Google, che con Tim ha avviato un’importante partnership nazionale.
  • È un problema innanzitutto di autonomia tecnologica: come si fa a far girare tutti i propri dati e servizi su piattaforme online il cui interruttore si trova negli Usa?
  • E poi c’è il tema della sovranità, perché gli Usa dispongono di normative extraterritoriali, il Cloud Act ed il Fisa 702, che consentono loro di accedere a qualsiasi dato contenuto nei server di loro operatori, anche se ubicati in Europa.

In rete girano già battute del tipo: «I dati della pubblica amministrazione sono su Google, così sarà più facile trovarli». Scherzi a parte...

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Intervista. Parla Sanneke Kloppenburg, autrice di un saggio su climate governance e criptovalute. L’illusione di rivoluzionare la lotta alla CO2 con codici informatici

Di recente Sanneke Kloppenburg è stata co-autrice di un articolo estremamente informativo in cui lei e i suoi due colleghi conducono un’indagine di quella che soprannominano «cryptogovernance climatica». Hanno analizzato i documenti di svariate organizzazioni internazionali che si occupano di governance climatica e hanno scovato un gran numero di tesi che potrei definire soltanto “tecno-risolutive” riguardo all’immenso potenziale trasformativo del blockchain. Eppure, leggendo l’articolo, ho avuto l’impressione che somigliassero a quelle «soluzioni non trasformative» – frase che prendo in prestito dal loro ottimo saggio – che circolano nel dibattito sulle politiche internazionali.

Come era prevedibile, emerge che gran parte di questo genere di discorso sulla cryptogovernance non è che l’ennesimo modo di legittimare gli approcci esistenti, fondati su una combinazione di tecnocrazia e di fiducia nel funzionamento delle soluzioni incentrate sul mercato. Come viene chiarito dall’articolo, le tecnologie blockchain rafforzano inoltre molte delle tendenze esistenti della governance ambientale, fra cui – parola nuova per me – la “misuramentalità”.

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A cavalcare l'onda dei chip sono sia il mercato dell'auto, dove ormai i semiconduttori sono presenti in molteplici parti, dal gruppo motore alla navigazione all'infotainment, alla strumentazione, sia gli altri prodotti come i pc, le cui vendite sono aumentate in seguito al maggior peso dello smartworking in tempi di pandemia

Ndr: Nessuno prende in considerazione di ridurre la corsa al prodotto nuovo? Per esempio: sto scrivendo con un computer ricondizionato, acquistato 4 anni fa, che ha 6 anni di età ed è ancora velocissimo.

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Le smart tv comunicano e inviano dati anche a destinatari terzi. Un traffico, che secondo uno studio dell’Imperial college e della Northeastern university, non è necessario a fornire il servizio. È quello che emerge dalla nuova inchiesta di Report in onda su Rai 3 il lunedì 27 dicembre alle ore 21:20

Non siamo solo noi a guardare la tv, ora è la tv che guarda noi. Grazie agli esperimenti condotti dai ricercatori dell’Imperial College e della Northeastern University, è emerso che tra gli elettrodomestici intelligenti, le smart tv sono quelle che più di tutti contattano terze parti, cioè servizi di profilazione, pubblicità, tracking e destinazioni non richieste per fornire il servizio.

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La decisione dello scorso 13 dicembre del Tribunale di Venezia segna un’importante vittoria per il Software Libero in Italia.

Rappresenta infatti un passo importante nella direzione di un potenziamento della tutela delle opere dell’ingegno distribuite attraverso licenze di software libero in tutte le sue forme, un concreto progresso per la giurisprudenza italiana in materia e più in generale per il Paese.

La vicenda nasce da un ricorso di Ovation S.r.l., società titolare del software Dynamic.ooo – Dynamic Content for Elementor, tra i principali plugin per Elementor, il più importante page builder al mondo per creare siti internet con WordPress.

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Bello il telelavoro agile. O forse non sono tutte rose e fiori?

Puntata del 17 dicembre del podcast DataKnightmare: L'algoritmico è politico di Walter Vannini.

Perché non ci abbiamo pensato prima. Come cambia la vita dei lavoratori da remoto. Chi guadagna dal lavoro agile.

Ascolta il podcast