26 giugno 2023
Incontro con le scuole del Lazio.
Un approccio alle tecnologie informatiche da parte delle scuole che fa leva su un modello di condivisione realmente democratico basato sul software libero in grado di garantire la sicurezza dei dati personali secondo il GDPR e nel pieno rispetto del Codice di Amministrazione Digitale (CAD)
Partecipa all'incontro Guido Scorza, componente del collegio del garante per la protezione dei dati personali
Programma
ore 17 - Introduzione.
Massimo Corinti, Data Protecion Officer (DPO)
ore 17,05 - Che volto avrà la scuola del futuro
Stefano Borroni Barale. Docente. CUB SUR
17,20 - Il progetto FUSS e la creazione di Valore Pubblico
Paolo Dongilli, Progetto FUSS, Provincia Autonoma di Bolzano
17,35 - L'impegno di Zorin per una scuola libera
Albano Battistella, Zorin
17,45 - Aspetti legali da considerare quando la PA acquisisce software
Marco Ciurcina, Avvocato
18,0 - Cosa significa lavorare con il modello del software libero e perché è la soluzione ideale per le scuole. 3 testimonianze di aziende operanti operanti sul territorio azionale
18,15 - Sostegno sul territorio a Km zero
Associazioni nel Lazio (Linuxshell Italia, Linux Club Italia, Raom2Lug
Anna Pizzicato e Marco Zampetti
18,30 - 19 - domande e discussione
Per iscriversi e per seguire la videoconferenza:
https://fuss.bz.it/incontro-scuole-lazio
E' disponibile la registrazione video della conferenza di Richard Stallman, tenuta il 7 giugno, alle ore 10.00, nell’Aula multimediale di Palazzo Ricci - Univrsità di Pisa. La conferenza ha avuto luogo nell’ambito di un convegno su Working for the public. Universities, software and freedom.
Richard Stallman è tra i principali esponenti del movimento del software libero: ha avviato nel 1983 il progetto GNU, con l’intento di creare un sistema operativo composto interamente da software libero. Fondatore della Free Software Foundation, nel 1989 ha creato la GNU General Public License, una delle licenze libere più diffuse.
Antonio Vigilante ha pubblicato la sua Mail al collegio dei docenti, dopo aver spiegato in presenza perché ha votato contro il piano Scuola 4.0
Non ho nulla contro la tecnologia in sé, come ho detto in Collegio. Ho molto contro una certa concezione della tecnologia. Così come non mi piace che a scuola vi siano libri di testo. Non c’è nulla di più umiliante, per un docente, di dover spiegare il libro di testo, e ho sempre trovato singolare che questa umiliazione non sia percepita come tale e si vada invece sempre alla ricerca del libro più aggiornato, più completo, più prestigioso - e più costoso. Mi piace l’idea delle scuole come comunità che creano il sapere e lo condividono: e che dunque i libri di testo, se proprio ne avvertono il bisogno, lo scrivono da sé. E poi lo condividono. È la vecchia pedagogia cooperativa di Freinet. Mi piace l’idea di scuole nelle quali gli strumenti informatici vengono dominati.
Scegliere il F/LOSS (Free/Libre Open Source Software) comporta costi diversi rispetto al software proprietario, che è la scelta imperante in ambito pubblico e privato. Tutti questi costi hanno in comune il fatto di spingerci, in quanto persone e gruppi, a non dare per scontato il mondo così com'è. Il F/LOSS ci impone di esercitare la nostra immaginazione, esige un costante impegno per potersi materializzare in sistemi concreti. Come vedremo, al di là della semplice etichetta, comporta la promozione della diversità biotecnica, la presa in carico delle relazioni di potere fra le varie componenti di un sistema tecnico (umane, elettromeccaniche, informatiche, ecc.), la valutazione delle risorse impiegate e, in generale, un ampliamento dello sguardo dalla singola interazione con un software al vasto mondo circostante, con tutte le implicazioni del caso.
Sono costi opportunità, come direbbero gli economisti, perché "non esistono pasti gratis"? Sono pungoli per non impigrirci nella reiterazione coatta di automatismi comportamentali tossici?
Come che sia, vogliamo raccontarvi perché a noi piace buttarla in F/LOSS.
Lo staff di Continuity, all'interno del progetto "ComeInClasse", ha registrato un video nel quale il dirigente e l'animatore digitale di una scuola hanno mostrato come è configurato il loro "google classroom".
Partendo da queste richieste Continuity ha configurato la suite "ComeInClasse" che integra i migliori strumenti rispettosi della privacy affinché:
Durante l'incontro è stato confrontata la parte di google configurata dalla scuola ed, in opera, la/le soluzioni alternative configurate allo stesso modo.
Sono stati analizzati i costi e le modalità di fruizione/attivazione utilizzabili già "dal giorno dopo" (per esempio in versione Saas) e/o i possibili progetti PNRR anche quando questi prevedano la presenza di un server in sede.
la registrazione del video è visibile nella piattaforma BBB di Comeinclasse
Lo scorso 11 maggio CIRCE è intervenuta nella tavola rotonda organizzata da Proteo Fare Sapere Ancona e CGIL - FLC.
Il tema era il seguente: I rischi e le opportunità nel Piano Scuola 4.0 nel PNRR: libertà di insegnamento, ruolo del Collegio Docenti e difesa della scuola della Costituzione. L'utilizzo delle piattaforme e delle tecnologie digitali nella scuola pubblica
Nel sito di CIRCE trovate i dettagli dell'appuntamento
Questi i temi trattati nell'intervento:
Queste sono le slide mostrate durante l'intervento
In questo periodo si sono tenuti diversi workshop e seminari sull'argomento. Ne segnalo alcuni di seguito:
Sabato 1 aprile 2023 ha avuto luogo il seminario Tecnologie didattiche e PNRR: che fare? organizzato da CUB Scuola Università e Ricerca di Torino
Guarda il video dell'intervento Un altro digitale possibile di Carlo Milani
Hanno partecipato: Carlo B. Milani (C.I.R.C.E. - autore di Tecnologie conviviali), Gruppo di Lavoro Nazionale su Tecnologia nella Scuola (CUB SUR), Luca Malgioglio (Ass. Agorà 33 – La Nostra Scuola), Paolo Dongilli (FUSS), Giorgio Favaro (Continuity), Marco Ciurcina (Studiolegale.it)
Partendo dalle esperienze pionieristiche del progetto FUSS attivo fin dai primi anni 2000 proviamo a fare due proposte concrete, una orientata alla scuola secondaria superiore e l'altra invece più adatta alle scuole secondarie inferiori e alla primaria. Entrambe queste proposte sono in grado, a nostro parere, di permetterci di raggiungere i seguenti obbiettivi:
Altre informazioni e registrazioni del seminario si trovano sul cloud della CUB
Per ora è solo una proposta nelle sue prime fasi ma, per come è scritto, il Cyber Resilience Act potrebbe consegnare delle responsabilità a chi programma codice open source.
La Python Software Foundation (PSF) ha messo in luce un particolare della proposta di legge europea Cyber Resilience Act (CRA) che, per come è attualmente scritta, potrebbe compromettere lo sviluppo e la distribuzione di software open source in Europa, perché renderebbe le organizzazioni open source e i singoli individui responsabili per la distribuzione di codice che si rivelasse non sicuro.
[...]
La PSF, l'organizzazione non-profit che ha cura di promuovere la distribuzione del linguaggio di programmazione open source Python, ha scritto una lettera (come anche Eclipse Foundation e NLnet Labs) per evidenziare che il modo in cui è stato scritto il CRA rischia di bloccare lo sviluppo dell’open source in Europa.
“La normativa è chiara e di semplice attuazione. Si usino le risorse del PNRR per una transizione digitale trasparente a tutela della scuola democratica.”
CUB SUR ha deciso di lanciare la campagna “libero insegnamento con libero software”, che si pone l’obiettivo di mobilitare i colleghi e le colleghe per richiamare le dirigenze al pieno rispetto delle normative, utilizzando l’abbondante dotazione che hanno ricevuto dal Piano Scuola 4.0 per garantire l’utilizzo di tecnologie compatibili con una transizione digitale trasparente a tutela della democrazia nella scuola. Non si tratta di una battaglia legalista, ma di un impegno per il futuro della nostra scuola, messo a rischio dalla continua violazione di tre leggi poste a difesa del bene comune.
Leggi l'articolo completo sul sito della CUB
Il 28 marzo ha avuto luogo un incontro con le scuole dell'Emilia Romagna.
La registrazione dell'incontro è disponibile
Perché sostenibilità e sovranità digitale sono due concetti chiave per un sano approccio alle tecnologie informatiche da parte delle nostre scuole e di tutta la Pubblica Amministrazione? E perché sono altrettanto importanti affinché le aziende del nostro territorio possano andare a testa alta tra le cosiddette Big Tech facendo leva su di un modello di condivisione realmente democratico basato sul Software Libero, in grado di accelerare enormemente il processo di innovazione tecnologica e garantire la sicurezza dei nostri dati secondo il GDPR? Tutto ciò nel pieno rispetto del Codice dell'Amministrazione Digitale che pone in risalto la centralità del riuso del software e degli investimenti dedicati alla creazione di nuovo Software Libero per avviare l'economia nazionale in ambito IT verso un processo di massima trasparenza e condivisione.
Questi i temi
L'esempio del progetto FUSS
Paolo Dongilli, Provincia Autonoma di Bolzano
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Cosa significa per le aziende lavorare con il modello del software libero e perché è la soluzione ideale per le scuole
Christian Surchi, Truelite
Marco Marinello, QNets
Giorgio Favaro, Continuity
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Aspetti legali da considerare quando la PA acquisisce software
Marco Ciurcina, avvocato
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Sostegno sul territorio a chilometro 0
LUG dell'Emilia Romagna (Fausto Medici, Fabio Casolari, Denis Caleffi, Lorenzo Bondioli)
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