Pillole

Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

I webinar interattivi di Programma il Futuro: un'occasione per parlare del nostro materiale didattico, dei temi legati alla Cittadinanza digitale consapevole e rispondere in diretta alle vostre domande.

I prossimi appuntamenti (orario: dalle 18.00 alle 19.00):

  • martedì 3 ottobre – Daniele Scasciafratte – La privacy al tempo dei social network
  • martedì 17 ottobre – Gabriele Ponzo – Approfondimenti su LibreOffice Calc
  • martedì 31 ottobre – Alessandro Sarretta – Approfondimenti su Open Street Map
  • martedì 14 novembre – Daniele Scasciafratte – Provare Linux su una macchina virtuale
  • martedì 28 novembre – Gabriele Ponzo – Approfondimenti su LibreOffice Draw
  • martedì 12 dicembre – Italo Vignoli – Uso di Linux come sistema operativo

Tutte le informazioni sul sito di Programma il Futuro

Juan Carlos De Martin, autore di “Contro lo smartphone. Per una tecnologia più democratica”, sarà ospite del Festival del Pensare contemporaneo il 23 settembre a Piacenza. Il suo intervento verterà sullo smartphone, strumento simbolo del nostro tempo, e sul ruolo che ha nelle vite di tutti. A cominciare dai piccolissimi e dalla scuola. Tanto che la Svezia (e non solo) dall’ed-tech sta iniziando a fare retromarcia

Dispositivi tecnologici che impattano pesantemente sulle nostre vite e il cui controllo è nelle sole mani delle big tech. Algoritmi e sensori che predano i dati di cittadini spesso inconsapevoli, talvolta senza strumenti. La politica che fatica a tenere il passo: scarsa conoscenza, inquadramenti tardivi e qualche volta inefficaci. Eppure il governo della tecnologia ha bisogno della politica e delle democrazie, di decisori e di cittadini.

Leggi l'intervista completa su Vita

In Svezia, dove telefoni e tablet si usano fin dall’asilo, la ministra dell’istruzione Lotta Edholm ha chiesto a tutti gli insegnanti di tornare il più possibile ai libri di carta e la scrittura a mano. Carlo Milani, saggista, traduttore e ricercatore, collaboratore di C.I.R.C.E. è stato intervistato da Internazionale.it per il numero odierno del podcast quotidiano. Nel podcast anche notizie dalla situazione Libica dopo l'inondazione dei giorni scorsi.

Milani dice la sua sulle tecnologie tossiche, quelle conviviali e sulle contraddizioni che generano i divieti nell'uso dei dispositivi digitali.

Ascolta il podcast sul sito di Internazionale.it. Se volete ascoltare solo l'intervista a Carlo Milani potete andare direttamente al minuto 12.

I dispositivi elettronici, inclusi i telefoni cellulari e i tablet, saranno banditi dalle aule scolastiche in Olanda. Lo ha annunciato il governo.

L'iniziativa, introdotta in collaborazione con gli istituti, entrerà in vigore all'inizio del prossimo anno. Lo riporta la Bbc.
"Anche se i telefoni cellulari sono quasi intrecciati con le nostre vite, non appartengono alla classe", ha detto il ministro dell'Istruzione Robbert Dijkgraaf, sottolineando che "gli studenti devono essere in grado di concentrarsi e di avere tutte le opportunità per imparare bene". Mentre invece "sappiamo dalla ricerca scientifica che i telefoni cellulari interrompono questo processo".

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L’uso intensivo e precoce degli smartphone nei ragazzini non favorisce l’apprendimento, anzi, riduce le performance scolastiche di una parte consistente della popolazione studentesca. E ora, una ricerca di Milano-Bicocca e SUPSI sui dati INVALSI lo conferma, andando oltre le semplici correlazioni.

La ricerca dal titolo“Earlier smartphone acquisition negatively impacts language proficiency, but only for heavy media users. Results from a longitudinal quasi-experimental study”, condotta da Tiziano Gerosa, ricercatore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e Marco Gui, direttore del Centro Benessere Digitale di Milano-Bicocca (dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale) ha testato le principali ipotesi teoriche sul ruolo dello smartphone nei processi di apprendimento, sia quelle che ipotizzano benefici sia quelle che si attendono impatti negativi.

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Lunedì 17 luglio, si è svolto a Pordenone un incontro, organizzato dal Gruppo consiliare Misto dal titolo "Codice dell'Amministrazione digitale (Cad) e Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr): casi di successo a km zero".

Lo evidenzia in una nota il consigliere regionale promotore, Furio Honsell (componente del Misto e rappresentante di Open Sinistra Fvg), ricordando che si tratta di un appuntamento, dedicato primariamente alle istituzioni scolastiche, nel corso del quale verranno approfonditi i possibili vantaggi delle soluzioni Open Source, soprattutto rispetto al tema della riservatezza dei minori nelle scuole.

Honsell promuove ormai da anni l'utilizzo di sistemi di Open Source quale opportunità sia tecnica che culturale. Attraverso l'evento di Pordenone l'obiettivo è perciò quello di sensibilizzare i dirigenti e tutti gli operatori del mondo della scuola attraverso gli interventi di docenti, esperti e professionisti del settore. Tra questi anche Giorgio Favaro, Stefano Borroni Barale, Paolo Dongilli, Albano Battistella e Mauro Biasutti.

"È fondamentale sollecitare sul tema anche l'Amministrazione regionale - evidenzia Honsell - attraverso la discussione e l'esame di leggi ad hoc, come quella che avevamo presentato durante la scorsa legislatura e che ripresenteremo nelle prossime settimane in aula. La finalità è quella di promuovere l'utilizzo, lo sviluppo e l'educazione al software libero, affrancando il nostro Paese e le nostre amministrazioni dal colonialismo digitale di poche multinazionali e sviluppando così i principi della conoscenza aperta, creando nuovi posti di lavoro qualificati nel settore".

Guarda/Ascolta la registrazione dell'incontro

26 giugno 2023
Incontro con le scuole del Lazio. Un approccio alle tecnologie informatiche da parte delle scuole che fa leva su un modello di condivisione realmente democratico basato sul software libero in grado di garantire la sicurezza dei dati personali secondo il GDPR e nel pieno rispetto del Codice di Amministrazione Digitale (CAD)

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Partecipa all'incontro Guido Scorza, componente del collegio del garante per la protezione dei dati personali

Programma
ore 17 - Introduzione.
Massimo Corinti, Data Protecion Officer (DPO)

ore 17,05 - Che volto avrà la scuola del futuro
Stefano Borroni Barale. Docente. CUB SUR

17,20 - Il progetto FUSS e la creazione di Valore Pubblico
Paolo Dongilli, Progetto FUSS, Provincia Autonoma di Bolzano

17,35 - L'impegno di Zorin per una scuola libera
Albano Battistella, Zorin

17,45 - Aspetti legali da considerare quando la PA acquisisce software
Marco Ciurcina, Avvocato

18,0 - Cosa significa lavorare con il modello del software libero e perché è la soluzione ideale per le scuole. 3 testimonianze di aziende operanti operanti sul territorio azionale

  • Christian Surchi, True Elite
  • Marco Marinello, Qnets
  • Giorgio Favaro, Continuity

18,15 - Sostegno sul territorio a Km zero
Associazioni nel Lazio (Linuxshell Italia, Linux Club Italia, Raom2Lug
Anna Pizzicato e Marco Zampetti

18,30 - 19 - domande e discussione

Per iscriversi e per seguire la videoconferenza:
https://fuss.bz.it/incontro-scuole-lazio

15 giugno 2023, 16,30 - Aula 1 (Aula Magna) della facoltà di lettere, Università La Sapienza, Roma Il Liceo Classico "Pilo Albertelli" di Roma chiama ad una assemblea aperta per discutere in modo ampio suii temi della scuola, sulle risorse di cui ha bisogno, su ciò che è veramente necessario cambiare.

Il Liceo è stato il primo in tutta Italia ad aver bocciato il “Piano Scuola 4.0”, o meglio i progetti del PNRR "Next generation Labs e Classrooms".

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Il caso. I dirigenti scolastici: «Un progetto calato dall’alto, gli istituti rifiutano i fondi perché non ce la fanno, si punta all'iper-digitalizzazione mentre le strutture restano fatiscienti». La protesta contro la scadenza del 30 giugno. Si fa strada la critica allo schiacciamento su una visione tutta economicista fatta di «target» e tarata su un aspetto parziale, solo tecnologico, dell’«innovazione»

Salvo proroghe dell’ultimo minuto si avvicina il 30 giugno quando è prevista la scadenza della presentazione, da parte dei dirigenti scolastici, dei progetti del «piano Scuola 4.0» previsto dal «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr). Il piano è contestato, nella forma e nel merito, da diversi consigli di istituto (come quello del Liceo capitolino Pilo Albertelli, il Manifesto del 24 maggio) anche perché impegna i dirigenti e le amministrazioni scolastiche in un lavoro incessante per rispettare i tempi di consegna.

I SOLDI che arriveranno saranno finalizzati solo all’acquisto di materiali tecnologici per le aule. «Il Pnrr è un’irripetibile occasione per mettere mano alle questioni urgenti del nostro sistema scolastico ma il “piano Scuola 4.0” si presenta problematico da due punti di vista – spiega Monica Fontana dell’ufficio di presidenza di Proteo Fare Sapere – Pur rientrando in un percorso doveroso di digitalizzazione della pubblica amministrazione è evidente che la scuola ha caratteristiche diverse. Le comunità educanti non sono un servizio da migliorare e gli alunni non sono utenti. La scuola deve migliorare le prestazioni per l’utenza perché ha un mandato complesso, costituzionalmente garantito, di costruzione del sapere finalizzato ad acquisire tanti saperi tra cui competenze di cittadinanza».

Leggi l'articolo completo su "Il Manifesto"

Lo staff di Continuity, all'interno del progetto "ComeInClasse", ha registrato un video nel quale il dirigente e l'animatore digitale di una scuola hanno mostrato come è configurato il loro "google classroom".

Partendo da queste richieste Continuity ha configurato la suite "ComeInClasse" che integra i migliori strumenti rispettosi della privacy affinché:

  • sia molto simile a quanto già in uso
  • sia semplice, integrata, efficace (credenziali centralizzate)
  • copra tutte le necessità richieste ed anche molte altre come, per esempio, la gestione dei flussi amministrativi.

Durante l'incontro è stato confrontata la parte di google configurata dalla scuola ed, in opera, la/le soluzioni alternative configurate allo stesso modo.

Sono stati analizzati i costi e le modalità di fruizione/attivazione utilizzabili già "dal giorno dopo" (per esempio in versione Saas) e/o i possibili progetti PNRR anche quando questi prevedano la presenza di un server in sede.

la registrazione del video è visibile nella piattaforma BBB di Comeinclasse