Giovedì 31 ottobre a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 18:00, il seminario promosso dalla Scuola critica del digitale del CRS. Ne parlano Maurizio (Graffio) Mazzoneschi, Agnese Trocchi, Stefano Borroni Barale, Carlo Milani. Coordina Giulio De Petra.
Nelle scuole e nei contesti educativi si (stra)parla di tecnologia esaltando quelle abilità e competenze che i ragazzi devono possedere affinché si spalanchino loro le porte del futuro (lavorativo ovviamente), oppure se ne parla come risorsa che può rendere più efficace ed efficiente la trasmissione e l’accumulo di sapere e di abilità. Ovviamente non manca anche la prevenzione dai rischi, ma in un approccio declinato quasi sempre come lotta all’«usare male» i dispositivi: con loro possiamo perdere tempo, fare brutte cose o incontrare brutte persone che fanno fare brutte cose. In ogni caso lo strumento è sempre percepito come neutro (dipende da come lo usi…) e l’uomo è sempre chiamato a dominare, anzitutto la macchina, ottimizzando il guadagno che gli può portare, ma anche se stesso, tenendo bene a mente che qualsiasi deviazione negativa avviene solo per colpa sua, perché non si è impegnato abbastanza (è scontato come in questo paradigma gli adolescenti non possano che uscirne male…).
Consapevole di questo contesto, e non rassegnato alla sua inevitabilità, CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche), nell’ambito delle azioni del PNRR, sta realizzando per l’anno scolastico 2024/2025, corsi gratuiti di Pedagogia Hacker rivolti ai docenti delle scuole primarie e secondarie.
I corsi si dividono in tre livelli: il primo, intitolato “Non dipende (solo) da te”, ha l’obiettivo di rendere possibile un approccio consapevole alla rete e di scoprire i meccanismi di manipolazione cognitiva delle piattaforme interconnesse di massa, con uno specifico approfondimento su come gli strumenti di formazione a distanza influenzano il lavoro educativo.
Nel secondo, intitolato “Internet e strumenti conviviali”, si ragiona su come fare “riduzione del danno” nel rapporto con lo strumento elettronico facendo fronte ai problemi concreti di organizzazione, collaborazione, partecipazione con strumenti digitali, e si indaga l’impatto delle tecnologie digitali, AI inclusa, sulle dinamiche organizzative e didattiche.
Nel terzo, “Costruzione di attività didattiche”, si sperimentano buone pratiche di insegnamento e si ragiona su quali dati sono utili alla scoperta e all’approfondimento della conoscenza e di quali possiamo fare a meno.
Nel corso dell’incontro si presenteranno e discuteranno non solo le motivazioni, i contenuti e le caratteristiche dell’intero progetto, ma anche i risultati ottenuti nelle prime esperienza formative realizzate.
Il punto originale da cui partire, che anima tutto il progetto, è l’attitudine hacker: quella curiosità, immaginazione, desiderio di gioco trasformativo di cui sono esperti i bambini, da cui non possiamo che imparare, da riscoprire e coltivare insieme.
Per chi, pur interessato, non potrà partecipare di persona è prevista la possibilità di seguire l’incontro collegandosi tramite il seguente link: https://us02web.zoom.us/j/81948891898
Maggiori informazioni sul sito del Centro per la Riforma dello Stato.
Durante "L'ora di buco", la trasmissione di Radio Onda Rossa in cui lavoratori e lavoratrici della scuola parlano di scuola, sono stati presentati i corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie. I corsi, anche per l'anno scolastico 2024/2025, sono finanziati dal PNRR. Sono gratuiti per le insegnanti e gli insegnati.
Possono partecipare ai corsi i docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo che precari/e. Per ogni corso seguito verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Durante la corrispondenza si è paralto anche di cosa è il metodo della Pedagogia Hacker.
Ascolta l'audio sul sito di Radio Onda Rossa
Si tratta di 3 corsi:
Tutte le informazioni su edizizoni, date, orari, modalità di iscrizioni, si trovano nell'apposita pagina sul sito web di CIRCE.
Nell'ambito delle azioni del PNRR anche per l'anno scolastico 2024/2025 C.I.R.C.E. ha organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie. Scopri i 3 cicli: date, orari e contenuti.
Ogni corso è rivolto ai docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo che precari/e ed è gratuito. Puoi scegliere di partecipare a uno dei corsi o a tutti e tre. Il primo corso è propedeutico ai successivi. Per ogni corso seguito verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Segui questo link per vedere la registrazione della presentazione
Sul sito di CIRCE puoi leggere titoli, orari e panoramica dei corsi
Nell'ambito delle azioni del PNRR anche per l'anno scolastico 2024/2025 abbiamo organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie. Scopri i 3 cicli: date, orari e contenuti.
Ogni corso è rivolto ai docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo che precari/e ed è gratuito. Puoi scegliere di partecipare a uno dei corsi o a tutti e tre. Il primo corso è propedeutico ai successivi. Per ogni corso seguito verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Webinar di presentazione dei corsi
Il 24 settembre 2024 alle 19.00 si terrà una breve presentazione online dei corsi e del programma. Potrete farci tutte le domande del caso e capire se il corso fa per voi.
I corsi
Un articolo di Stefano Borroni Barale e Rinaldo Mattera sulla rivista Educazone aperta.
"Per capire di cosa stiamo parlando dovremmo iniziare, anzitutto, provando a dare una definizione dei termini “hacker” e “attitudine hacker”, compito piuttosto complicato, anche perché sull’argomento sono state scritte vere e proprie catene montuose di carta. Il tema è anche interessante, e meriterebbe di essere esplorato[1] in maniera critica e approfondita, ma i limiti di questo scritto non ce lo permettono.
Per evitare almeno le pericolose ambiguità create dall’immaginario collettivo dell’hacker come criminale informatico (stereotipicamente maschio, bianco, europeo, cisgender, deviante), nel prosieguo faremo ampio ricorso al discorso di Carlo Milani (2022), anche con Federico Cabitza (2024) e Davide Fant (2024).
Con hacker intenderemo un essere umano che mira, con il suo operato, a ridurre le varie forme di alienazione legate a relazioni e interazioni tra esseri umani ed esseri tecnici, sia presi singolarmente che socialmente.
Immaginiamo, a questo punto, qualche sguardo interrogativo. Ma gli hacker non erano i maghi del computer? Ecco alcune coordinate per comprende il significato che diamo noi di CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche ) a questa parola, un significato non per forza migliore di altri, ma che illustra aspetti da noi scelti con cura, perché parte della nostra storia e delle nostre radici."
Come sapete sicuramente tutti, quando in una pagina HTML trovate una scritta sottolineata, a volte in grassetto, a volte colorata, è un link ad un’altra pagina del web. A quale? Beh, a volte è chiaro (ad esempio, https://it.wikipedia.org/wiki/Www è un link alla pagina di Wikimedia che parla di WWW). Ma anche questo link punta alla stessa pagina di Wikipedia. Cioè quello che conta non è quello che leggiamo, ma quello che c’è scritto sotto. Per sapere dove punta un link ci si passa sopra col mouse e si guarda in basso a sinistra nella finestra del browser. E’ una buona pratica soprattutto quando si leggono mail provenienti da sconosciuti che promettono vincite e eredità, o si visitano pagine web un po’ dubbie.
Una prospettiva hacker sull’“Intelligenza Artificiale”: come funzionano i Grandi Modelli Linguistici? Dall’inquinamento dell’infosfera all’e-proctoring, vie d’uscita e percorsi possibili. Dal numero 25 de «La ricerca», “Uomini e bot”.
Risoluto, il Professore disse:
"Non credo proprio che possa farcela. Voglio dire, a sostituirsi a me, per scrivere una recensione decente. Insomma, va bene, non sarò un genio, ma sono pur sempre meglio di una macchina!"
Il Professore ostentava convinzione, eppure nella sua voce si coglieva una certa qual esitazione, che tradiva un dubbio: e se… e se l’Intelligenza Artificiale fosse davvero stata in grado di scrivere una recensione meglio di lui?
Nell'ambito delle azioni del PNRR abbiamo organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie.
Scopri i 3 cicli: date, orari e contenuti.
Ogni corso è rivolto ai docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo che precari/e, è gratuito.
Puoi scegliere di partecipare a uno dei corsi o a tutti e tre.
Leggi di più per scoprire i 3 cicli: date, orari e contenuti.
Educare alle tecnologie conviviali contro l’omologazione e l’alienazione della tecnica.
"Quelle tra esseri umani e smartphones sono interazioni all’insegna dell’iterazione, cioè della ripetizione di azioni."
Non dipende (solo) da te. Non dipende (solo) da come li usi. I social media di massa, le app più note, i siti più cliccati sono costruiti appositamente in maniera tossica. Favoriscono l’instaurarsi di dinamiche di abuso e autoabuso, stimolando in maniera incoercibile il sistema dopaminergico a prescindere dall’età, dalle competenze, dalla lingua, dal sesso, dallo status sociale degli esseri umani implicati. Non è un segreto. Da anni facciamo circolare i video della webserie “Dopamine”, disponibile sulla rete franco-tedesca Arte.
"Non tutte le tecnologie digitali sono strutturalmente tossiche. Esistono anche tecnologie informatiche conviviali, progettate non per dominare ma per convivere giocosamente, umani e macchine, insieme a tutti gli altri esseri viventi e non viventi."
Il Festivaletteratura è cultura, ma è anche formazione soprattutto quando si parla delle nuove tecnologie di comunicazione. I social media, infatti, sono stati al centro di un incontro avvenuto ieri mattina alla scuola Pomponazzo con la partecipazione di due esperti dell’Associazione Circe; Carlo Milani e Agnese Trocchi.
I due hacker hanno interagito con i giovani presenti partendo da questo presupposto: “Demoni, Angeli e Social – Pedagogia Hacker”, e invitandoli a vivere una sorta di esperienza estemporanea entrando nel sito del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche.
Leggi l'articolo e guarda i video sul sito "Mincio e d'intorni"