Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...
Le temute truffe di identità basate sulle immagini sintetiche si sono concretizzate e sono in corso; i siti di disinformazione generano fiumi di falsità per incassare milioni; e le immagini di abusi su minori generate dal software travolgono, per pura quantità, chi cerca di arginare questi orrori.
Quando sono stati annunciati pubblicamente i primi software di intelligenza artificiale capaci di generare immagini e testi, per molti imprenditori la reazione istintiva è stata un entusiasmo sconfinato di fronte all’idea di poter tagliare i costi di produzione dei contenuti mettendo al lavoro questi nuovi servitori digitali al posto delle persone. Ma per molti altri, anche non esperti di informatica, la reazione è stata ben diversa. Paura, pura e semplice. Paura per il proprio posto di lavoro e paura per i possibili abusi, facilmente prevedibili, di questa tecnologia.
Questa è la storia di come quella paura del possibile è oggi diventata reale, raccontata attraverso tre casi recenti che sono un campanello d’allarme urgente. Le temute truffe di identità basate sulle immagini sintetiche si sono concretizzate e sono in corso; i siti di disinformazione generano fiumi di falsità per incassare milioni; e le immagini di abusi su minori generate dal software travolgono, per pura quantità, chi cerca di arginare questi orrori. La politica nazionale e internazionale si china su queste questioni con i suoi tempi inevitabilmente lunghi, ma nel frattempo i danni personali e sociali sono già gravi e tangibili, ed è decisamente il momento di chiedersi se si possa fare qualcosa di più di un coro tedioso di meritatissimi “Ve l’avevamo detto”.
Benvenuti alla puntata del 30 giugno 2023 del Disinformatico, il podcast della Radiotelevisione Svizzera dedicato alle notizie e alle storie strane – e questa settimana inquietanti – dell’informatica. Io sono Paolo Attivissimo.
IN ATTESA DI APPROVAZIONE DAL PORTALE SCUOLAFUTURA
Durante il secondo percorso, "Pedagogia Hacker: Internet e strumenti conviviali" ragioneremo su come fare “riduzione del danno” nel rapporto tra corpo umano e strumento elettronico facendo fronte ai problemi concreti di organizzazione, collaborazione, partecipazione con strumenti digitali. Ogni strumento segue la propria logica e, in particolare quelli interattivi, non sono certo mediatori neutrali. Capiremo cos'è la cibernetica e come si è evoluta nelle cosiddette IA e indagheremo l’impatto delle tecnologie digitali sulle dinamiche organizzative e didattiche.
IN ATTESA DI APPROVAZIONE DAL PORTALE SCUOLAFUTURA
Durante il terzo corso "Pedagogia Hacker: costruzione di attività didattiche" sperimenteremo insieme come portare nel digitale buone pratiche d'insegnamento. Approfondiremo il tema dei dati per capirne di più e per scoprire che non sono tutti uguali. A partire dalle basi del Data Journalism, ragioneremo su quali dati sono utili alla scoperta e all'approfondimento della conoscenza e di quali possiamo fare a meno. Verranno presentate le risorse informatiche e i progetti di formazione attivi al momento (FUSS, Cloud di CUB SUR, altri servizi NextCloud e Cryptdrive).
Per iscriversi a uno o più corsi [visitare la piattaforma Scuola Futura](https://go.circex.org/iscrizione) . A ridosso del corso riceverete la conferma d'iscrizione e l'indirizzo a cui connettersi per la lezione.
I posti sono limitati e vanno esauriti in pochi giorni!
Attenzione!
I corsi con meno di dieci partecipanti presenti alle lezioni vengono stralciati. Perciò per favore iscriviti solo se pensi di poter davvero partecipare, per non precludere la partecipazione ad altre persone e aiutarci a far partire il corso senza ritardi
per dubbi, proposte e suggerimenti, scriveteci a info at circex.org.
Quanto costa il corso?
Questa edizione è parte del portale Scuola Futura, quindi è finanziata con i fondi PNRR per la formazione, non ha costi per i/le docenti. Per contro, se il numero dei partecipanti dovesse scendere, una volta avviato il corso, al di sotto delle dieci unità, chi lo tiene non verrebbe pagato e si rischierebbe la cancellazione di edizioni future. Per questo vi chiediamo di iscrivervi solo se siete assolutamente cert* di volervi impegnare a partecipare.
Il corso è riconosciuto dal MIUR?
Sì, è possibile avere un attestato e chiedere i permessi per la formazione ma non vengono rilasciati crediti formativi.
Come posso richiedere il permesso formazione?
Puoi scrivere una mail all'indirizzo istituzionale della tua scuola segnalando senza alcuna formalità che il giorno X sarai assente per formazione come da CCNL. Normalmente non rispondono. Consigliamo di chiedere comunque alla vostra scuola perché queste cose di solito cambiano da istituto a istituto. Le cose certe: 1. non è necessaria approvazione 2. è un nostro diritto 3. è carino dare un po' di preavviso per i colleghi che devono cercare le supplenze. 4. l'iscrizione si può ovviamente fare in qualsiasi momento, ma è saggio magari cercare di comunicare la cosa prima di iscriversi
Agnese Trocchi, Internet Mon Amour, Ledizioni, 2019
Carlo Milani, Tecnologie Conviviali, Eleuthera, 2022 (versione disponibile online)
Ginox, Cyberbluff, Eris, 2021
Ginox, Cryptobluff, Eris, 2023
CIRCE, Formare a distanza?, 2021
Stefano Borroni Barale, L'intelligenza inesistente. Un approccio conviviale all'intelligenza artificiale, Altraeconomia, 2023