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Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Fra gli strani regali della fine di questo 2020, c’è stato un particolare annuncio pubblicitario, uscito sul The Wall Street Journal, sul New York Times, e sul Washington Post. L’annuncio riguarda un aggiornamento dei sistemi operativi mobili di Apple (e, in particolare, su IOS 14), che obbliga gli sviluppatori a ottenere il permesso specifico dagli utenti qualora desiderassero tracciarli di sito in sito, attraverso domini web multipli.

Per quanto possa sembrare paradossale, l’annuncio è stato pubblicato da Facebook, che ha anche tirato su un sito web e la relativa campagna di comunicazione per cercare di dimostrare quanto l’aggiornamento di sicurezza “incriminato” risulti dannoso per i piccoli imprenditori locali, proprio quelli già così in difficoltà a causa dei grandi operatori del commercio elettronico, in tempi di COVID.

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Tuttavia la storia, recente e non, di Facebook e dei suoi comportamenti anticompetitivi, le infrazioni della privacy e il suo atteggiamento capace di mettere in pericolo i diritti e le libertà di centinaia di milioni di persone, rendono questo tentativo quantomeno bizzarro.

Leggi tutto l'articolo di Salvatore Iaconesi

Nella puntata del 20 dicembre si parla di vari argomenti.

  • Google down per quasi un'ora! Alla facciaccia vostra! Ma come ha fatto a succedere? In fondo anche in sistemi molto grandi e complessi, pensati per la massima robustezza, dei piccoli errori umani possono sempre capitare.
  • Visa e Mastercard bloccano il pagamento a Pornhub dopo l'inchiesta che mostra come molti video sulla piattaforma sono stati caricati in modo non consensuale. Se nel caso specifico si tratta probabilmente di pinkwashing, ma si può essere d'accordo che una ripercussione per certe pratiche sia auspicabile, va notato che queste due aziende di fatto sono in grado di determinare la possibilità per un'attività basata su internet di esistere, dato che hanno il monopolio delle transazioni economiche.
  • I brevetti software potrebbero arrivare in Europa? non c'è da escluderlo.
  • Facebook teme che la fine del mondo (ovvero la fine del tracciamento e della pubblicità personalizzata) stia per arrivare, e la Apple ne avrebbe la colpa.

Ascolta il podcast sul sito di Radio Onda Rossa

La Federal Trade Commission e la Procura generale di New York lo accusano di aver creato un monopolio con le acquisizioni di WhatsApp e Instagram.

Facebook, il social network fondato nel 2004 da Mark Zuckerberg e tra le più potenti società al mondo, è stato denunciato per «comportamenti anticoncorrenziali e metodi di concorrenza sleali» dalla Federal Trade Commission (FTC) – l’agenzia governativa statunitense per la tutela dei consumatori e della privacy – e dalla Procura generale di New York: la denuncia di quest’ultima è stata sottoscritta dalle procure di altri 46 Stati, e da quelle del District of Columbia e del Guam.

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Cosa significa per tutti noi la piccola notizia del segretario nazionale di un grande sindacato che tenta di mandare in streaming su Facebook, in maniera più o meno sotterranea, l’incontro che sta iniziando con il Governo in un momento drammatico per il Paese?

Leggi l'articolo completo di Mantellini su "Il Post".