Occorre studiare l’interfaccia di Bing se si vuole capire come sarà Google post-AI.
Google pospone l’implementazione della sua intelligenza artificiale Bard nella sua UI (User Interface) in Europa per motivi legali ma possiamo già curiosare sulla sua anteprima attraverso l’area sperimentale di Google in diversi paesi nel mondo (no Europa).
Se però vogliamo avere un’idea su come sarà l’impatto dell’AI (Artiicial Intelligence) sui motori di ricerca sia a livello di SERP (Search Engine Results Page) che a livello di ranking possiamo andare a studiare ‘dal vivo’ cosa sta già presentando Bing di Microsoft grazie alla partnership con Open AI e quindi all’integrazione nella sua interfaccia di Chat-GPT (Generative Pretrained Transformer). A livello di (top) ranking non credo che il fattore X della SEO (Search Engine Optimization) ovvero la link popularity sarà messa in discussione (qualche idea di ottimizzazione post intelligenza generativa la propongo più avanti), mentre è a livello di pagina dei risultati di ricerca che, davvero, tutto, sta per cambiare drammaticamente.
Era nata da appena una trentina di giorni; aveva solo tre dipendenti e un sito web, nessuna tecnologia da provare, nessuna metrica da mostrare negli elevator pitch, le brevi presentazioni con cui si cerca di raccogliere fondi dagli investitori. Difficile per chiunque ottenere denaro e fiducia in queste condizioni, anche nel munifico mondo delle startup tecnologiche, sensibile alle mode del momento e malato di Fomo, Fear of missing out, la paura di perdersi la prossima Google o Facebook che spinge i capitalisti di ventura a piazzare un obolo quasi ovunque.
Mistral, l’ambizione di diventare l’OpenAI europea
Eppure, nonostante il curriculum scarno, a giugno 2023 Mistral AI, neonata startup francese, è riuscita a raccogliere ben 105 milioni di euro in un round di finanziamento a un solo mese dalla nascita. Secondo Dealroom, piattaforma che monitora gli investimenti in innovazione, si tratta di un record continentale. I fondatori Timothee Lacroix, Guillaume Lample e Arthur Mensch hanno un passato in grandi società impegnate nell’intelligenza artificiale, da Google a Meta, e sono nomi rispettati nell’ambiente. Ma non basta.
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Venerdì 17 novembre alle ore 18.00 Nicola Villa intervisterà Stefano Borroni Barale in occasione dell’arrivo in libreria del suo libro pubblicato da Altreconomia “L’intelligenza inesistente. Un approccio conviviale all’intelligenza artificiale”.
L’intelligenza artificiale ci viene raccontata con parole iperboliche:
Cosa c’è di vero? Come sta impattando questa ennesima invenzione tecnologica sulla scuola?
Per garantire la qualità della connessione e poter al tempo stesso, se lo volete, proporre quesiti all’autore. è richiesta gentilmente l'iscrizizone a questo link:
https://inesistentepres.vado.li/
venerdì 17 Novembre 2023 ore 18:00 - 19:00
Calcolo non è solo informatica, informatica non è solo intelligenza artificiale, intelligenza artificiale non è solo Large Language Models e agenti discorsivi che al mercato mio padre comprò.
Siamo sull’autostrada A1 tra Bologna e Firenze, provenienti da Venezia. L’itinerario è molto semplice, e stimiamo di essere a casa per cena. Siccome però c’è parecchio traffico, accendiamo il navigatore (quello di serie dell’auto, una versione un po’ datata) per avere un’idea più precisa dell’ora di arrivo. Il navigatore, anzi la navigatrice, sulla base di un avviso di traffico di TMC, ci avverte che la variante “Direttissima” è chiusa al traffico e ci consiglia di prendere la “Panoramica”. L’ora di arrivo prevista è diventata 21:30, ma pazienza.
I cartelloni luminosi sull’autostrada però non ne fanno cenno. Approssimandoci al bivio vediamo che sono in tanti a prendere la Panoramica, molti più del solito. Dopo un po’ di esitazioni decidiamo di fidarci della società Autostrade per l’Italia e imbocchiamo la Direttissima, e che Dio che la mandi buona.
La navigatrice a questo punto va nel panico. Prima ci consiglia un’inversione a U, poi dice che non è in grado di suggerire nessun itinerario, poi comincia a ri-ri-ricalcolare il percorso, mostrando come ora di arrivo le 8:30 (!). Dopo un po’ di aggiustamenti (5:30, poi 2:30) si placa e ci avverte che arriveremo a casa alle 21:35 – cosa che difatti accadrà.
Cassandra Crossing/ Quanto è sfaccettato il problema delle capacità delle false IA e delle loro ''allucinazioni'' quando viene discusso nei salotti? E nel marketing? E nella filosofia?
Perché il termine allucinazioni è volutamente errato e ingannatore? Perché l'avere allucinazioni implica un funzionamento razionale e una percezione corretta del mondo o del dominio di conoscenza del sistema, in tutti gli altri casi.
E dove manca non solo intelligenza, ma anche il semplice determinismo, non è possibile, anzi è totalmente disonesto parlare di "allucinazioni", quando invece si tratta manifestazioni particolarmente forti della normale assenza di significato di tutte le risposte, anche quelle "esatte".
La puntata inizia parlando di social network autogestiti: intervista a Puntarella Party, un nodo Mastodon autogestito di Roma.
Prosegue poi parlando di Intelligenza Artificiale provando a contribuire allo spunto che ha dato il Manifesto . È interessante che gruppi anche grandi prendano posizioni riguardo al rapporto con l'intelligenza artificiale, ma come possiamo articolare queste critiche senza basarci su arbitrarie distinzioni tra IA e non-IA?
Chiudiamo con qualche notizia:
Ascolta la puntata sul sito di Radio Onda Rossa
Puntata del 15 ottobre 2023
I sistemi di predizione del crimine non funzionano.
Negli USA, dove i sistemi predittivi cominciano ad avere una certa diffusione, è stato fatto uno studio sulla loro accuratezza: il risutato è che questa è minima, con valori <1%. Il sistema studiato è paranoico, cioè predice un numero di crimini quasi 100 volte superiore a quelli segnalati e comunque la corrispondenza tra crimini predetti e segnalati è ridicolmente bassa.
L'Antitrust USA indaga su Google ed Amazon per pratiche scorrette che porterebbero a generare situazioni di monopolio con danno ai venditori/inserzionisti e di conseguenza ai consumatori.
La Microsoft vira al nucleare: è vero? Effettivamente stanno assumendo qualcuno per studiare la fattibilità di alimentare i data center con piccoli reattori di IV generazione.
Infine, le notiziole: parliamo di un cavo sincero che ammette di mandare tutti i tuoi dati in Cina, della sparizione di un utile add-on su Firefox, della dipartita del mai dimenticato (!) VBScript e della possibilità che Windows abbia licenze in abbonamento.
A volte osannata come tecnologia rivoluzionaria, altre volte accompagnata da dubbi e paure, l’intelligenza artificiale è stata negli ultimi mesi al centro del dibattito, purtroppo spesso inquinato da mitologie turbocapitaliste o da incomprensioni sulle sue effettive potenzialità. Partendo dallo stato della ricerca, passando per le conseguenze nel mondo del lavoro, nei rapporti geopolitici e nell’immaginario comune, proviamo a delineare un quadro realistico sul ruolo di questa tecnologia
Alune riflessioni sull'Intelligenza Artificiale e sulle possibilità di ricerca e di intervento "di parte" di Daniele Gambetta in due parti
leggi la prima parte sul sito di DinamoPress
e la seconda parte: "Technic and magic: animismo di piattaforma e svolta linguistica 2.0"
Insieme a centinaia di altri siti di tutto il mondo, il manifesto ha bloccato i software che "alimentano" le enormi banche dati private delle IA
Newsletter N.168 - 24 settembre 2023 a cura di Carola Frediani.
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