Lo schiaffo della Corte di Giustizia UE contro Meta

Lo schiaffo della Corte di Giustizia UE contro Meta

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L'azienda di Zuckerberg si era rivolta alla CGUE per contestare un'indagine dell'Antitrust tedesca. Ma i giudici hanno scoperchiato un vaso di Pandora

Sono tempi difficili per Mark Zuckerberg in Europa. In attesa dell’inizio dei controlli ai sensi del Digital Service Act -che partiranno il prossimo 25 agosto – la CGUE (Corte di Giustizia Europea) è andata contro un ricorso presentato da Meta nei confronti di un’indagine avviata dall’Antitrust tedesca. Tutto era partito da un’inchiesta per “abuso di posizione dominante” avviata dalla Bundeskartellamt, con Menlo Park che aveva contestato la legittimità delle autorità nazionali di intervenire su questi ambiti. E la risposta ha deluso le aspettative della holding che controlla Instagram, Facebook e Whatsapp.

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