cloud emissioni co2 energia Clima
L’ampia diffusione dell’Intelligenza Artificiale, che notoriamente consuma molta energia, sta mettendo sotto pressione la rete elettrica dell’Irlanda e ancor più seriamente sta mettendo in forse il ruolo di punta del paese come hub tecnologico d’elezione delle Big Tech Usa in Europa.
Lo scrive Politico.eu, aggiungendo che il problema energetico di Dublino potrebbe di fatto ridisegnare il panorama tecnologico del Vecchio Continente.
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Domanda di data center non sostenibile in Irlanda
Nel frattempo, il Ministero dell’ambiente, del clima e delle comunicazioni irlandese ha riconosciuto in una dichiarazione che “non tutta la domanda di sviluppo di data center può essere soddisfatta in modo sostenibile” nel breve termine. Mentre i giganti della tecnologia Amazon, Microsoft e Google iniettano miliardi nell’infrastruttura cloud europea che alimenta l’intelligenza artificiale, la disponibilità di energia (idealmente, economica e verde) potrebbe emergere come un criterio fondamentale per determinare le loro prossime destinazioni di investimento.
“I data center, come tutti i grandi consumatori di energia, devono esistere entro i limiti della nostra legislazione e dei nostri obiettivi sul clima, così come della nostra sicurezza energetica”, hanno affermato, riecheggiando un avvertimento simile del ministro irlandese per il clima e l’ambiente Eamon Ryan in un’intervista al Financial Times.
IN ATTESA DI APPROVAZIONE DAL PORTALE SCUOLAFUTURA
Durante il secondo percorso, "Pedagogia Hacker: Internet e strumenti conviviali" ragioneremo su come fare “riduzione del danno” nel rapporto tra corpo umano e strumento elettronico facendo fronte ai problemi concreti di organizzazione, collaborazione, partecipazione con strumenti digitali. Ogni strumento segue la propria logica e, in particolare quelli interattivi, non sono certo mediatori neutrali. Capiremo cos'è la cibernetica e come si è evoluta nelle cosiddette IA e indagheremo l’impatto delle tecnologie digitali sulle dinamiche organizzative e didattiche.
IN ATTESA DI APPROVAZIONE DAL PORTALE SCUOLAFUTURA
Durante il terzo corso "Pedagogia Hacker: costruzione di attività didattiche" sperimenteremo insieme come portare nel digitale buone pratiche d'insegnamento. Approfondiremo il tema dei dati per capirne di più e per scoprire che non sono tutti uguali. A partire dalle basi del Data Journalism, ragioneremo su quali dati sono utili alla scoperta e all'approfondimento della conoscenza e di quali possiamo fare a meno. Verranno presentate le risorse informatiche e i progetti di formazione attivi al momento (FUSS, Cloud di CUB SUR, altri servizi NextCloud e Cryptdrive).
Per iscriversi a uno o più corsi [visitare la piattaforma Scuola Futura](https://go.circex.org/iscrizione) . A ridosso del corso riceverete la conferma d'iscrizione e l'indirizzo a cui connettersi per la lezione.
I posti sono limitati e vanno esauriti in pochi giorni!
Attenzione!
I corsi con meno di dieci partecipanti presenti alle lezioni vengono stralciati. Perciò per favore iscriviti solo se pensi di poter davvero partecipare, per non precludere la partecipazione ad altre persone e aiutarci a far partire il corso senza ritardi
per dubbi, proposte e suggerimenti, scriveteci a info at circex.org.
Quanto costa il corso?
Questa edizione è parte del portale Scuola Futura, quindi è finanziata con i fondi PNRR per la formazione, non ha costi per i/le docenti. Per contro, se il numero dei partecipanti dovesse scendere, una volta avviato il corso, al di sotto delle dieci unità, chi lo tiene non verrebbe pagato e si rischierebbe la cancellazione di edizioni future. Per questo vi chiediamo di iscrivervi solo se siete assolutamente cert* di volervi impegnare a partecipare.
Il corso è riconosciuto dal MIUR?
Sì, è possibile avere un attestato e chiedere i permessi per la formazione ma non vengono rilasciati crediti formativi.
Come posso richiedere il permesso formazione?
Puoi scrivere una mail all'indirizzo istituzionale della tua scuola segnalando senza alcuna formalità che il giorno X sarai assente per formazione come da CCNL. Normalmente non rispondono. Consigliamo di chiedere comunque alla vostra scuola perché queste cose di solito cambiano da istituto a istituto. Le cose certe: 1. non è necessaria approvazione 2. è un nostro diritto 3. è carino dare un po' di preavviso per i colleghi che devono cercare le supplenze. 4. l'iscrizione si può ovviamente fare in qualsiasi momento, ma è saggio magari cercare di comunicare la cosa prima di iscriversi
Agnese Trocchi, Internet Mon Amour, Ledizioni, 2019
Carlo Milani, Tecnologie Conviviali, Eleuthera, 2022 (versione disponibile online)
Ginox, Cyberbluff, Eris, 2021
Ginox, Cryptobluff, Eris, 2023
CIRCE, Formare a distanza?, 2021
Stefano Borroni Barale, L'intelligenza inesistente. Un approccio conviviale all'intelligenza artificiale, Altraeconomia, 2023