I minatori di criptovalute che rubano l’energia elettrica al Paraguay

I minatori di criptovalute che rubano l’energia elettrica al Paraguay

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Il paese ne ha tantissima, grazie a una delle centrali idroelettriche più grandi al mondo, ma molti ne approfittano illegalmente per alimentare i computer necessari per le transazioni

Il Paraguay è un paese sudamericano grande più o meno quanto la Francia. Sta tra Bolivia, Brasile e Argentina, conta circa 7 milioni di abitanti e non ha un settore industriale particolarmente sviluppato. Quello che ha, però, è una gigantesca centrale idroelettrica sul fiume Paranà, costruita insieme al Brasile tra il 1970 e il 1984: è alimentata dalla diga di Itaipù, tra quelle che producono più energia al mondo. Grazie a un accordo del 1966 (che l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha provato a cambiare segretamente, senza riuscirci) il Paraguay è quindi un paese ricchissimo di energia elettrica che non sa bene come impiegare. In base all’accordo, quella che avanza viene venduta a prezzo di favore al Brasile, che ha un territorio molto più vasto di quello del Paraguay, prima che a qualsiasi altro paese.

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