Perché dovrei preoccuparmi se non ho nulla da nascondere.
Perché dovrei condividere con una macchina cose che, se sommate, non direi neanche alla persona più cara?
Etica Digital ha rilasciato il livello 2 di PrivaSì, la guida semplice e gratuita alla privacy in rete.
Ecco l'indice:
Il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede diverse misure volte a potenziare e migliorare i servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni. I fondi già assegnati in questo ambito sono circa 1,6 miliardi. Vediamo a cosa servono e come si distribuiscono sul territorio.
Sono 8 gli investimenti del Pnrr e del fondo complementare pensati per rafforzare e migliorare i servizi digitali della pubblica amministrazione.
I fondi già assegnati ammontano a circa 1,6 miliardi. La Lombardia è la regione che riceve più fondi (202,7 milioni). Seguono il Piemonte (124,5) e il Veneto (97,3).
Se si escludono i progetti di ambito nazionale, alle regioni del mezzogiorno va il 35,8% delle risorse stanziate finora.
A livello comunale, Palermo è il territorio che riceve la maggior quota di risorse (circa 3,5 milioni di euro). Seguono i comuni di Roma (2,9), Venezia (2,7) e Verona (2,5). Leggi tutto sul sito di OpenPolis
Puntata quasi monografica: a partire dalla recente entrata in vigore di una legge che permette il riutilizzo di rifiuti elettronici, parliamo non solo della legge e dei regolamenti che prescrive, ma anche del modo in cui questi ed altri regolamenti vengono creati, degli enti che scrivono i testi e di quali settori economici e sociali vengono da essi rappresentati.
Per concludere, una singola notiziola: gli ultimi iPhone sono più riparabili, sì, ma solo per Apple stessa. Tutto merito del parts-pairing.
Agnese Trocchi di C.I.R.C.E. parteciperà al dibattito durante la digital week di Milano.
I sistemi distribuiti, che appassionarono i pionieri della comunicazione in rete in virtù delle loro caratteristiche di decentralizzazione, sono stati invece piegati a logiche di centralizzazione esasperate, dettate dalla corsa alla capitalizzazione del dato. Abbiamo coinvolto tre esperti di diverse discipline per un appassionante viaggio multidisciplinare attraverso il passato, il presente e il futuro dei sistemi distribuiti e il loro impatto sulla società contemporanea. Esploreremo l'evoluzione in corso nelle relazioni tra esseri umani e tecnologia e ci chiederemo come è possibile trasformare il modo in cui sviluppiamo e utilizziamo le tecnologie per ottenere ecosistemi digitali più inclusivi ed equi. Come possiamo oggi riscoprire le tecnologie conviviali? Con quali architetture hardware e software?
Newsletter N.168 - 24 settembre 2023 a cura di Carola Frediani.
In questo numero:
Siamo tornate con la (forse) duecentesima puntata di StakkaStakka! Questa e’ la sesta stagione e senza aspettative ricominciamo!
La prima parte di trasmissione ha raccontato di hackmeeting al CSOA Cartella e dei tanti contenuti che sono stati portati. Come sono andati i quattro giorni dell'edizione di settembre? Una attenta ma scanzonata ricognizione dei laboratori e workshop.
la seconda parte ha affrontato la domanda: Si rompe la palla di cristallo della Gig Economy?
La puntata si apre parlando di malware. Sherlock, l'ennesimo caso di Malware proveniente dall'industria israeliana. Questo caso è di particolare interesse perché usava come vettore d'attacco la pubblicità online. Nonostante per ora le informazioni siano estremamente limitate, cerchiamo di capire storia, rischi e rimedi per questo malware.
Nel frattempo, Google rinvia ancora una volta la data per il termine del supporto al "Manifest V2" per le estensioni in Chrome. È una buona notizia, perché avrebbe significato anche la fine della possibilità di bloccare efficacemente le pubblicità dentro Chrome. Che, per inciso, è il miglior rimedio contro Sherlock.
Affrontiamo il grande mistero ferroviario dell'estate: cosa succede ai treni del Lazio? Facciamo una breve storia, con qualche ipotesi possibile, ma soprattutto lo domandiamo a voi, visto che almeno ufficialmente, nessuno lo sa. Scriveteci un'email per dirci la vostra!
Ancora sul trasporto pubblico, nella delibera di Roma Capitale in cui, tra le tante cose, si approvano:
Chiudiamo con due notiziole:
Un tempo venivano scambiati per milioni, oggi per lo più non valgono nulla.
Ricordate gli NFT? I Non-Fungible Token che per la maggior parte delle persone (compreso anche Bill Gates) a prima vista sembravano soltanto un modo elaborato per gettare il denaro ma che per gli intenditori erano una forma furba di investimento, alla pari delle opere d'arte?
Ebbene, s'è scoperto che erano soltanto un modo elaborato per gettare il denaro.
Il Festivaletteratura è cultura, ma è anche formazione soprattutto quando si parla delle nuove tecnologie di comunicazione. I social media, infatti, sono stati al centro di un incontro avvenuto ieri mattina alla scuola Pomponazzo con la partecipazione di due esperti dell’Associazione Circe; Carlo Milani e Agnese Trocchi.
I due hacker hanno interagito con i giovani presenti partendo da questo presupposto: “Demoni, Angeli e Social – Pedagogia Hacker”, e invitandoli a vivere una sorta di esperienza estemporanea entrando nel sito del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche.
Leggi l'articolo e guarda i video sul sito "Mincio e d'intorni"
Il 25 agosto è entrato in vigore il Digital Services Act, per ora per le piattaforme online più grandi (quelle con più di 45 milioni di utenti), sino a che sarà applicabile a tutti gli operatori di servizi online a partire dal 17 febbraio 2024. I soggetti interessati sono tutti gli intermediari online, i motori di ricerca e le piattaforme di comunicazione sociale (mercati online, social network, piattaforme di condivisione di contenuti, app store e piattaforme di viaggio e alloggio online) che saranno soggetti a obblighi specifici e crescenti in ragione della dimensione della impresa.
[...]
Alla base vi sono questioni di difficile soluzione, che concernono la natura giuridica dei soggetti coinvolti dalle istituzioni pubbliche. In primo luogo, che cosa sono le grandi piattaforme del web: poteri privati o soggetti che esercitano una funzione pubblica? O altro ancora? E inoltre. Se la premessa è l’eccesso di potere dei baroni del digitale, i c.d. Gafam (Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft), siamo sicuri che coinvolgerli direttamente nella vigilanza del discorso pubblico costituisca davvero un limite a tale potere e non equivalga invece ad accrescerlo? Il contratto con il quale l’utente usufruisce dei servizi digitali rischia di trasformarsi in un atto di delega, alle compagnie del web, del controllo su alcuni diritti di rango costituzionale. Si può certamente comprendere come taluni profili di interventismo delle Big Companies di Internet abbia ragione di sussistere per le comunicazioni commerciali, per le offerte cioè di beni o servizi, o per quel tipo di comunicazione palesemente illegale perché rimandante a profili della legislazione penale degli Stati membri. Il punto, però, è che il DSA si occupa anche di tutti quei contenuti che costituiscono la mera espressione del proprio pensiero, cioè di una delle libertà costituzionali fondanti dall’Illuminismo in poi l’identità della società civile europea e non solo.
I webinar interattivi di Programma il Futuro: un'occasione per parlare del nostro materiale didattico, dei temi legati alla Cittadinanza digitale consapevole e rispondere in diretta alle vostre domande.
I prossimi appuntamenti (orario: dalle 18.00 alle 19.00):
Juan Carlos De Martin, autore di “Contro lo smartphone. Per una tecnologia più democratica”, sarà ospite del Festival del Pensare contemporaneo il 23 settembre a Piacenza. Il suo intervento verterà sullo smartphone, strumento simbolo del nostro tempo, e sul ruolo che ha nelle vite di tutti. A cominciare dai piccolissimi e dalla scuola. Tanto che la Svezia (e non solo) dall’ed-tech sta iniziando a fare retromarcia
Dispositivi tecnologici che impattano pesantemente sulle nostre vite e il cui controllo è nelle sole mani delle big tech. Algoritmi e sensori che predano i dati di cittadini spesso inconsapevoli, talvolta senza strumenti. La politica che fatica a tenere il passo: scarsa conoscenza, inquadramenti tardivi e qualche volta inefficaci. Eppure il governo della tecnologia ha bisogno della politica e delle democrazie, di decisori e di cittadini.
In Svezia, dove telefoni e tablet si usano fin dall’asilo, la ministra dell’istruzione Lotta Edholm ha chiesto a tutti gli insegnanti di tornare il più possibile ai libri di carta e la scrittura a mano. Carlo Milani, saggista, traduttore e ricercatore, collaboratore di C.I.R.C.E. è stato intervistato da Internazionale.it per il numero odierno del podcast quotidiano. Nel podcast anche notizie dalla situazione Libica dopo l'inondazione dei giorni scorsi.
Milani dice la sua sulle tecnologie tossiche, quelle conviviali e sulle contraddizioni che generano i divieti nell'uso dei dispositivi digitali.
Ascolta il podcast sul sito di Internazionale.it. Se volete ascoltare solo l'intervista a Carlo Milani potete andare direttamente al minuto 12.
Come funziona autistici.org? E soprattutto, perché funziona in un determinato modo?
Secondo volume del “come facciamo le cose e soprattutto perché”
Lo scopo di questo documento è esaminare in dettaglio sia l’architettura tecnica che sta dietro ad Autistici/Inventati dal 2019, sia le scelte che l’hanno determinata. Allo stesso tempo, oltre che la descrizione di uno stato di fatto, questa è anche una storia, un esempio crediamo positivo di una complessa transizione …
Abbiamo cercato di realizzare un percorso sostenibile per le persone coinvolte, un aspetto fondamentale per un progetto di volontariato, provando ad introdurre alcuni selezionati concetti e alcune best practices provenienti dal mondo dell’industria del software, senza trasformarci in un contesto necessariamente di e per professionisti.
Leggi l'introduzione online
e scarica il documento in vari formati
I dispositivi elettronici, inclusi i telefoni cellulari e i tablet, saranno banditi dalle aule scolastiche in Olanda. Lo ha annunciato il governo.
L'iniziativa, introdotta in collaborazione con gli istituti, entrerà in vigore all'inizio del prossimo anno. Lo riporta la Bbc.
"Anche se i telefoni cellulari sono quasi intrecciati con le nostre vite, non appartengono alla classe", ha detto il ministro dell'Istruzione Robbert Dijkgraaf, sottolineando che "gli studenti devono essere in grado di concentrarsi e di avere tutte le opportunità per imparare bene". Mentre invece "sappiamo dalla ricerca scientifica che i telefoni cellulari interrompono questo processo".
Il deputato francese Philippe Latombe ha intentato una battaglia legale control il Data privacy framework, il nuovo patto Usa-Ue per lo scambio di dati su base transatlantica.
Latombe, membro del parlamento in patria, chiede di sospendere subito l’accordo e ha depositato la richiesta alla Corte di Giustizia Ue, aprendo la stura ad una valanga di ricorsi contro il nuovo accordo per la trasmissione dati fra le due sponde dell’Atlantico.
Durante il Festival della Letteratura di Mantova C.I.R.C.E. è stata invitata a partecipare con laboratori e incontri.
Nel sito del festival c'è un articolo
che racconta come sono andati i laboratori tenuti da Agnese Trocchi e Carlo Milani. Spoiler: a quanto pare bene!
I laboratori sono stati sul tema "Demoni, Angeli e Social: Pedagogia Hacker"
Se invece volete (ri)vedere la "lavagna" di presentazione del libro "Tecnologie Conviviali" di Carlo Milani, tenuta dall'autore stesso, potete farlo: c'è una registrazione video.
Il Centro sociale occupato e autogestito “Angelina Cartella” di Reggio Calabria ha ospitato fino a domenica 10 settembre l’Hackmeeting 2023, l’incontro annuale che si tiene dal 1998 ed è dedicato alle controculture digitali italiane, “quelle comunità – si legge nell’indizione dell’appuntamento – che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società. Ma non solo, molto di più.
l’hackit è solo per hackers, ovvero per chi vuole gestire la propria vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua”.
Il programma una quattro giorni di seminari, giochi, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare “assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti.
Radio Onda d'Urto ha intervistato alcuni partecipanti
Ascolta l'audio sul sito della radio
Cosa ci insegna la storia di ELIZA, il primo chatbot che sembrava conversare come un umano. A partire da come il suo creatore divenne un critico feroce della perdita di autonomia dell’umano.
Tra i tanti ruoli che ChatGPT ha rapidamente iniziato ad assumere nelle vite dei milioni di utenti che lo utilizzano su base quasi quotidiana, ce n’è uno probabilmente inatteso. Per molti, il sistema di OpenAI con cui è possibile conversare su ogni argomento, e spesso in maniera convincente, è diventato un amico, un confidente. Addirittura uno psicologo. Una modalità non prevista (almeno esplicitamente) da OpenAI, ma scelta da un numero non trascurabile di utenti, che si relazionano a ChatGPT come se davvero fosse un analista. Per impedire un utilizzo giudicato (per ragioni che vedremo meglio più avanti) improprio e pericoloso, OpenAI impedisce al suo sistema di intelligenza artificiale generativa di offrire aiuto psicologico, che infatti di fronte a richieste di questo tipo si limita a fornire materiale utile da consultare. Ciò però non ha fermato gli “utenti-pazienti” che, su Reddit, si scambiano trucchi e tecniche per sbloccare ChatGPT affinché fornisca loro consigli psicologici.
Un risvolto che potrebbe sorprendere molti. Uno dei pochi che sicuramente non si sarebbe sorpreso e che avrebbe avuto moltissimo da dire sull’argomento è Joseph Weizenbaum, scienziato informatico e docente al MIT di Boston, scomparso nel 2008. Colui che già parecchi decenni prima della sua morte aveva preconizzato – o meglio, affrontato e approfondito in prima persona – molti degli aspetti che portano le persone a relazionarsi in maniera intima con le macchine e le cause di questo comportamento.
L’uso intensivo e precoce degli smartphone nei ragazzini non favorisce l’apprendimento, anzi, riduce le performance scolastiche di una parte consistente della popolazione studentesca. E ora, una ricerca di Milano-Bicocca e SUPSI sui dati INVALSI lo conferma, andando oltre le semplici correlazioni.
La ricerca dal titolo“Earlier smartphone acquisition negatively impacts language proficiency, but only for heavy media users. Results from a longitudinal quasi-experimental study”, condotta da Tiziano Gerosa, ricercatore della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e Marco Gui, direttore del Centro Benessere Digitale di Milano-Bicocca (dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale) ha testato le principali ipotesi teoriche sul ruolo dello smartphone nei processi di apprendimento, sia quelle che ipotizzano benefici sia quelle che si attendono impatti negativi.