Pillole

Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Newsletter N.168 - 24 settembre 2023 a cura di Carola Frediani.

In questo numero:

  • Identikit di OpenAI
  • Ora si può usare Bard con Gmail
  • Copilot AI alla conquista di Windows 11
  • Arriva DALL-E 3
  • TikTok spinge sulle etichette per i contenuti generati da AI
  • AAA etichettatori cercasi, dagli studenti cinesi ai carcerati finlandesi agli scrittori senza un soldo
  • Cosa c’è dietro l’ultimo aggiornamento dell’iPhone
  • La bio su Musk

Leggi la newsletter sul sito di guerre di rete

In anteprima e in uscita progressiva per i donatori, e poi per i lettori, la monografia di guerre di rete sull'intelligenza artificiale

Guerre di Rete - una newsletter di notizie cyber a cura di Carola Frediani N.167 - 4 settembre 2023

La newsletter riprende con l'annuncio dell’uscita del primo ebook di Guerre di Rete. Si intitola Generazione AI e, indovinate un po’, è dedicato agli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale generativa, e al loro impatto sulla società, l’economia, la geopolitica. È stato ideato e curato da Carola Frediani, da Sonia Montegiove e da Federico Nejrotti, e i suoi articoli sono firmati da Stefano Casini, Antonio Dini, Carola Frediani, Federica Meta, Giuditta Mosca, Federico Nejrotti, Antonio Piemontese e Andrea Signorelli.

Troverete l’introduzione di Carola Frediani; Andrea Signorelli che racconta la storia del chatbot ELIZA e soprattutto di Joseph Weizenabum, e i suoi riverberi attuali; Antonio Dini ci trasporta in profondità nella “guerra fredda” dell’AI, lo scontro Usa e Cina, e le varie angolature geopolitiche della partita, da Taiwan all’Ucraina; Federica Meta si muove tra Usa, Ue e Cina, tra legislazione e investimenti, e poi analizza alcune delle aziende in campo; Federico Nejrotti racconta e analizza l’impatto dell’AI generativa sul mondo artistico; Giuditta Mosca sviscera un ampio studio, che analizza e critica il ruolo di Big Tech; Antonio Piemontese intervista alcuni esperti fra giornalismo, accademia e politica (Virginia Padovese; Mariarosaria Taddeo; Brando Benifei) sul rischio della generazione automatica di disinformazione; e Stefano Casini descrive alcuni degli strumenti di AI esplosi per il grande pubblico negli ultimi mesi.

Leggi l'introduzione di Frediani sul sito di Guerre di Rete

La newsletter del 25 giugno di Carola Frediani

In questo numero:

  • AI Act, effetto Bruxelles
  • AI: Biden accelera, ascolta i rischi, cerca finanziatori
  • Se infermiera e AI non sono d’accordo
  • Microsoft e Anonymous Sudan
  • Che fine ha fatto la piattaforma per il Referendum digitale?
  • Altro

Leggi la newsletter sul sito di Guerre di rete

Prosegue il dibattito sull'AI.

Nella Newsletter del 28 maggio si parla di:

  • AI, copilota o dirottatore?
  • Bengio sui rischi e la sicurezza nell’AI
  • Spyware, GDPR e altro

Microsoft ha annunciato che nei prossimi mesi integrerà Copilot, il suo assistente AI, in Windows 11. Sarà quindi possibile, fra le altre cose, chiedere all'assistente di "regolare le impostazioni" o di eseguire altre azioni su un computer (The Verge). “Stiamo introducendo Windows Copilot, rendendo Windows 11 la prima piattaforma per computer ad annunciare un’assistenza AI centralizzata per aiutare le persone a intervenire facilmente e a realizzare le cose”, scrive Microsoft nel suo blog...

leggi la newsletter nel sito di Guerre di Rete

La newsletter di Carola Frediani questa settimana tratta principalmente temi legati all'IA N.159 - 7 maggio 2023

In questo numero:

  • Geoff Hinton è uscito dal gruppo
  • Samsung vieta l'uso di ChatGPT
  • ChatGPT e i servizi di "tutoraggio" online
  • Moderatori di contenuti uniti
  • La storia dell'hacking è ancora da scrivere
  • E altro

Leggi la newsletter sul sito di Guerre di rete

Con l'arrivo sulla scena di ChatGPT, la necessità di riconoscere se un testo è stato scritto da un'intelligenza artificiale o meno ha già invaso l'ambito scolastico.

La città di New York e la città di Los Angeles hanno deciso di impedire l’accesso al chatbot sviluppato da OpenAI dalle reti e dai dispositivi scolastici. La preoccupazione è che l’abuso dello strumento possa rendere più facile per gli studenti imbrogliare sui compiti. O che il suo utilizzo possa diffondere informazioni inesatte.

Leggi l'articolo sul sito di "guerre di rete" dove potrai leggere anche l'ultima newsletter di Carola Frediani.

Numero molto interessante della newsletter di Carola Frediani, dedicata in larga misura all'hype (tradotto da wordreference con battage publicitario) sull'Intelligenza Artificiale

L'indice del numero N.150 - 21 gennaio 2023

  • Il 2023 sarà l’anno della corsa all’AI?
  • Il forte lascito di Aaron
  • Il difficile rapporto tra Ue, media e piattaforme
  • I politici finanziati da FTX
  • E altro

Leggi la newsletter sul sito.

Riporto una definizione di ChatGPT frutto del dibattito nella mailing-list pubblica del Centro NEXA su Internet & Società del Politecnico di Torino (Dipartimento di Automatica e Informatica):

"ChatGPT produce testo 'finito' combinando stringhe di testo del cui significato non sa nulla, in modo statisticamente coerente con l'uso di queste stringhe nei testi con cui è stato programmato. Il testo prodotto non ha perciò alcun valore informativo o intento comunicativo. ChatGPT non è programmato per produrre risposte corrette, ma sequenze di parole che siano statisticamente simili a quelle presenti nei testi scelti dai programmatori."

La newsletter di Carola Frediani. In questo numero:

  • Ultime dalla Muskeide: ora Twitter sospende alcuni giornalisti
  • Deepfakes e app di AI
  • Il report Facebook sull’industria della sorveglianza
  • Cosa chiedono i tech workers
  • FTX, Binance e inverno criptovalutario
  • E altro

Leggi la newsletter sul sito

Negli ultimi 14 giorni è successo di tutto! Licenziamenti di massa, dimissioni di massa ai vertici, cambiamenti nel servizio, inclusi numerosi ripensamenti.

Le Dita nella presa, trasmissione di Radio Onda Rossa e la newsletter Guerre di rete di Carola Frediani fanno il punto su quanto successo cercando di demistificare il carosello mediatico che ha generato l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk.

Leggi la newsletter Guerre di Rete

Ascolta il podcast di Le Dita Nella Presa

La pandemia ha spinto piattaforme educative a distanza, realtà virtuali, software di controllo in tutto il mondo. Quali sono le questioni in gioco? Ne scrive Silvia Cegalin sul sito Guerre di Rete.

“Stando sull’Italia, in questo momento nelle scuole dominano soluzioni commerciali. Un’indagine svolta da Altreconomia ha rilevato che l’applicazione educativa più usata dalle scuole italiane è Google G Suite (86,3%), seguita da Microsoft 365 (18%) e WeSchool (6,2%). “Anche tra gli ulteriori sistemi per videocall o strumenti digitali utilizzati emerge la forte prevalenza di soluzioni commerciali (quali Whatsapp, Skype e Zoom) a discapito di quelle con licenza open source (come Jitsi o Moodle)”, scriveva la rivista.

Un tema che era stato posto anche durante un’audizione davanti alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza dell’8 luglio 2020, quando l’allora Garante della privacy, Antonello Soro, suggeriva al ministro dell’Istruzione che sarebbe stato più prudente utilizzare il registro elettronico consolidato (sebbene non privo di problemi), rispetto alle piattaforme di multinazionali straniere. Inoltre chiedeva all’Italia di dotarsi di una piattaforma pubblica italiana che mettesse insieme risorse e competenze, per garantire una maggiore sicurezza dei dati, soprattutto quelli dei minori”.