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In un evento al Parlamento europeo organizzato dai Verdi il ricercatore di Citizen Lab fa il punto sulle analisi sui telefoni di giornalisti e attivisti spiati. Il direttore di Fanpage Francesco Cancellato: “Abbiamo chiesto trasparenza, abbiamo ricevuto omissioni e silenzio”.
“Il primo rapporto pubblico sul caso Paragon uscirà nei prossimi giorni, e in quel rapporto mostreremo le prime prove forensi sulla portata di questo attacco”. John Scott Railton è il ricercatore di Citizen Lab che studia da anni gli spyware governativi come Pegasus, oltre a essere la persona a capo del team che sta indagando su Graphite, il software spia di Paragon Solutions che è entrato nel telefono di oltre novanta tra giornalisti e attivisti in tutta Europa, tra cui il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato.
Durante il convegno “Paragon Scandal” organizzato dai parlamentari europei dei Verdi Leoluca Orlando, Hannah Neumann e Saskia Bricmont, che ha avuto luogo giovedì 13 marzo all’Europarlamento di Strasburgo, Scott Railton ha fatto chiarezza su molti aspetti del caso: “Stavamo investigando su Paragon da tempo – ha spiegato – e nella nostra investigazione su Paragon abbiamo avuto il sospetto che Whatsapp potesse essere un veicolo d’ingresso per lo spyware. Abbiamo condiviso questa informazione con Meta, che a sua volta l’ha condivisa con Whatsapp, che ha identificato i bersagli e li ha avvisati con un messaggio”.