Pillole

Pillole di informazione digitale

Segnalazioni di articoli su diritti digitali, software libero, open data, didattica, tecno-controllo, privacy, big data, AI, Machine learning...

Nel Consiglio dei ministri di lunedì 28 agosto il governo ha approvato due decreti con cui autorizza l’acquisto di una parte della rete infrastrutturale di Tim, la principale società di telefonia italiana, insieme al fondo statunitense KKR, che ormai da settimane ne sta trattando l’acquisto con Tim. Il fondo americano KKR diventerà proprietario al 65% di un asset strategico

Nell'articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano, Stefania Maurizi pone una serie di dubbi: "A quali leggi e regolamenti saranno sottoposti i nuovi ‘padroni’ dei cavi? Negli Stati Uniti le tutele sono assai minori".
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L'operazione, propagandata dal governo come il ritorno del Pubblico nel controllo di settori strategici nazionali, è in realtà la vendita ad un fondo USA.

Sul sito di AGI si può leggere un articolo che spiega la vicenda

Il 7 e l'8 settembre 2023 C.I.R.C.E. sarà al Festivaletteratura di Mantova per condurre laboratori per adulti e adolescenti e per presentare il libro di Carlo Milani "Tecnologie Conviviali".

Tre laboratori (due per adolescenti e uno per adulti) e una "lavagna" a proposito del libro di Carlo Milani "Tecnologie Conviviali".

  • I laboratori saranno sul tema "Demoni, Angeli e Social: Pedagogia Hacker"
  • La "lavagna" tratterà di "Hacker di tecnologie conviviali"

Leggi sul sito di C.I.R.C.E. tutte le informazioni

Nell'immaginario collettivo spesso la figura dell'hacker corrisponde a quella di un criminale che, chiuso in una stanzetta, organizza truffe, ricatti e altri crimini attraverso la rete. Se volete cambiare questa visione stereotipata, fatevi un giro all'Hackmeeting di Reggio Calabria, il raduno degli hacker italiani. Qua gli obiettivi sono ben altri: rendere accessibile il mondo del web, aggirare la censura, resistere alla propaganda e trasformare la rete in un bene comune, per davvero.

L'incontro avrà luogo dal 7 al 10 settembre 2023 presso il CSOA Angelina Cartella, Gallico Marina, Reggio Calabria.

Il programma è molto ricco, vedi!

Leggi l'articolo completo su Italia che cambia

All'hackmeeting di settembre verrà presentata Plaid. La webapp che consente di ascoltare diretta o trasmissioni registrate scegliendo tra le radio che sono aggregate.

Il software non è ancora terminato, ma c’è anche una demo, che come vedete funzionicchia, ma ha ancora da migliorare.

Tra le idee possibili c'è quella di migliorare l’interfaccia grafica rendendola più usabile, oppure di renderla una PWA (quindi installabile su smartphone come anche su Chromium), o di implementare alcune funzionalità, tipo il seek degli audio… insomma cose che riguardano tecnologie browser.

Durante l'hackmeeting oltre a presentare l'applicazione si cercherà anche supporto per migliorare il software.

Guarda il programma del talk ad hackmeeting

Monitora-PA ha sviluppato Minos, uno strumento che è in grado di effettuare una analisi approfondita dei trasferimenti di dati personali effettuati durante una visita ad un sito web.
Il software è ancora in versione alpha ma già funziona degnamente.

Come un qualsiasi browser web, Minos permette di navigare il sito web di interesse, eventualmente autenticandosi alle aree protette da username e password, registrando tutte le comunicazioni effettuate durante l'operazione.
Cliccando sul pulsante "Analizza" viene richiesto all'utente dove salvare il log di tali comunicazioni che verranno analizzate automaticamente per individuare eventuali trasferimenti di dati personali verso terze parti problematiche.
Tale analisi viene effettuata completamente in locale, sul PC dell'utente, così che nessuno dei dati personali registrati venga inviato a Monitora PA o a terze parti.
Laddove vengano individuati trasferimenti sospetti, Minos permette all'utente di compilare con pochi click un reclamo da inviare successivamente all'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Lo scopo di Minos è duplice: da un lato permettere ai Titolari di siti web pubblici o privati di individuare autonomamente eventuali illeciti in corso (senza aspettare le ormai consuete PEC di Monitora PA 😜), dall'altro permettere a ogni cittadino di analizzare i siti web che frequenta abitualmente e reclamare facilmente al Garante qualora i suoi diritti siano stati violati durante la navigazione.

Leggi tutto e scarica il software dal sito di Monitora-PA

Nella puntata del 19 luglio Vannini fa un po' di storia degli accordi USA - UE sulla protezione dei dati e spiega perché il tema è completamente politico.

E così gli USA hanno riottenuto da una commissione sdraiata la loro brava adeguatezza. Le aziende possono continuaree in pace a trasferire i loro dati oltreoceano. Circolare, gente, non c'è niente da vedere. Senonché nemmeno questo "aaccordo bilaterale" (trad. decidiamo che si fa come dicono gli USA) reggerà. Solo un altro giro di danza per non tirare le conclusioni dei principi che l'Europa dice di avere, salvo poi inginocchiarsi davanti allo Zio Sam.

Ascolta il podcast

«La pratica» - si diceva un tempo - «è più importante della grammatica». È per questo motivo che per oggi Cassandra dismette il cappello da profetessa per raccontare come sono stati i suoi ultimi due anni senza Google, più precisamente con uno smartphone Android completamente degooglizzato.

Che cosa manca di più?

Certamente Google Maps. L'utilizzo delle reti WiFi per migliorare la rilevazione delle posizioni e l'integrazione con il motore di ricerca e i punti di interesse rendono Maps un'applicazione dall'uso incredibilmente semplice e potente.
Il sostituto Magic Earth, che usa solo il posizionamento GPS e le mappe di Open Street Map, è molto più spartano e farraginoso da utilizzare. Ma 10 anni fa sarebbe stato giudicato invece un miracolo dell'informatica, e comunque vi porta dove volete andare. È un sacrificio che valeva senz'altro la pena di fare. I ristoranti cercateli con un motore di ricerca.

Leggi l'articolo completo su ZEUS News

Tempi presenti. A proposito di «Terra Bruciata», di Jonathan Crary edito da Meltemi. L’autore del volume insegna «Modern Art and Theory» alla Columbia University di New York. Le risorse naturali del pianeta sono l’obiettivo dell’accumulazione per spossessamento e comprendono anche quelle biologiche, animali e umane. Lo sfruttamento delle tecnologie dell’attenzione per catturare lo sguardo degli utenti dei social media è una delle forme di speculazione sulla fisiologia umana per l’estrazione

La colonizzazione dei corpi e dei sensi è al centro del discorso di Jonathan Crary, interprete delle tecnologie digitali e del capitalismo. Nel 2013 è stato pubblicato in italiano 27/7 Il capitalismo all’assalto del sonno (Einaudi), un volume sulla velocità dei processi produttivi e percettivi che alterano i ritmi sonno/veglia. L’accelerazione ci sta costringendo a una dimensione «cosale», nella quale l’attività avviene senza interruzione, dove il corpo e i sensi sono in funzione senza pause, disgregando il legame con l’armonia circolare della terra. Il sonno non serve solo a riposare, ma anche a sognare e immaginare. Creare mondi e pensare di viverci permette di ipotizzare un altro orizzonte, un passaggio essenziale per inventare soluzioni ai nostri problemi, diverse da quelle considerate ineluttabili. Il controllo dei ritmi vitali organizzati secondo rituali su cui gli individui hanno perso ogni potere, finisce per restringere le alternative e il potenziale di cambiamento e adattamento dell’umano.

Leggi l'articolo su "Il Manifesto"

Nella puntata del 16 luglio, un'ospite speciale ci aiuta a capire meglio le implicazioni più sottili dell'approccio "big data" (basato cioè sull'accumulazione di archivi di dati caratterizzati dalla quantità prima che dalla qualità) nello specifico della linguistica.

Puntata con focus sui problemi più prettamente linguistici, osservando come i modelli di intelligenza artificiale che generano testo (insomma i vari ChatGPT) creano a tutti gli effetti la lingua; la raccolta di dati "a strascico", lungi dall'essere un metodo per ascoltare tutte le voci si dimostra un modo per selezionare le voci legittime; così, quello che poteva sembrare un problema semplice per un algoritmo innocuo apre il problema, per niente banale, della rappresentazione.

Lo facciamo seguendo, in parte, l'articolo che è costato il licenziamento di Timnit Gebru e accompagnati da musiche centroasiatiche.

Ascolta la puntata sul sito di Radio Onda Rossa

Pochi sotto ai 34 anni lavorano da remoto: tra le spiegazioni, la precarietà. Un focus dall'indagine Cgil-Fondazione di Vittorio sulle condizioni di lavoro

C’è una preoccupante questione generazionale che riguarda lo smart working. È questo uno degli aspetti più interessanti – e problematici – che emerge dal capitolo sul lavoro da remoto contenuto all’interno dell’Inchiesta nazionale sulle condizioni e le aspettative delle lavoratrici e lavoratori promossa dalla Cgil nazionale, coordinata dalla Fondazione Di Vittorio e condotta in collaborazione con le strutture della Confederazione. Un’indagine capillare, coordinata da Daniele Di Nunzio della Fondazione Di Vittorio, e che ha raggiunto 31 mila lavoratrici e lavoratori di tutti i settori pubblici e privati, tutte le dimensioni di impresa, tutte le tipologie contrattuali e anche a chi era senza contratto o disoccupato. All’interno del campione il 21% degli intervistati dichiara di lavorare da casa. Di questi, quasi 6 su 10 lavorano da casa 1 o 2 giorni a settimana, il 19% tre giorni a settimana e il 23,6% quattro giorni o più.

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