Lo staff di Continuity, all'interno del progetto "ComeInClasse", ha registrato un video nel quale il dirigente e l'animatore digitale di una scuola hanno mostrato come è configurato il loro "google classroom".
Partendo da queste richieste Continuity ha configurato la suite "ComeInClasse" che integra i migliori strumenti rispettosi della privacy affinché:
Durante l'incontro è stato confrontata la parte di google configurata dalla scuola ed, in opera, la/le soluzioni alternative configurate allo stesso modo.
Sono stati analizzati i costi e le modalità di fruizione/attivazione utilizzabili già "dal giorno dopo" (per esempio in versione Saas) e/o i possibili progetti PNRR anche quando questi prevedano la presenza di un server in sede.
la registrazione del video è visibile nella piattaforma BBB di Comeinclasse
Finora lo storico Liceo Classico "Pilo Albertelli" di Roma sarebbe l'unico in tutta Italia ad aver bocciato il “Piano Scuola 4.0”, o meglio i progetti del PNRR "Next generation Labs e Classrooms".
Il Consiglio d’istituto del Liceo — intitolato al Professor Pilo Albertelli, che in questo Liceo insegnò prima di venir barbaramente torturato e poi trucidato alle Fosse Ardeatine perché da sempre antifascista — ha rigettato a maggioranza due progetti presentati dal dirigente scolastico e destinati a cambiare totalmente gli spazi didattici, orientandoli verso una marcata tecnologizzazione. Così facendo, il liceo ha temporaneamente rinunziato a finanziamenti con fondi del PNRR che superavano i 270.000 euro: decisione che è facile bollare come folle e ideologica in un quadro nazionale della Scuola italiana cronicamente definanziata, con edifici fatiscenti, salari ignominiosi, classi affollate e carenze di personale. E infatti il "mostro" è finito in prima pagina: il coro di condanna si è aperto con le bordate di Repubblica, che ha stigmatizzato la scelta in un articolo del 15 maggio.
Il Comunicato Stampa dei genitori
All'articolo replicano però i genitori dell'"Albertelli" (tra i quali figurano anche professionisti e docenti universitari, quindi non certo luddisti di due secoli fa) con un articolato Comunicato Stampa, che spiega la decisione presa dal Consiglio d’istituto: "Questi progetti cosa propongono? Leggeteli prima di dire che chi li rifiuta sta facendo una battaglia contro le tecnologie ed è fermo all’800. Vengono per esempio prospettati laboratori per diventare curatori di play-list (professione per la quale le app che oggi si possono incontrare in un laboratorio saranno più che sorpassate tra qualche anno) e poco altro, dello stesso tenore".
Leggi la storia completa sul sito tecniche della scuola
Leggi le FAQ per le scuole sul Piano Scuola 4.0 del PNRR dell'ASsociazione per il SOftware LIbero
Lo scorso 11 maggio CIRCE è intervenuta nella tavola rotonda organizzata da Proteo Fare Sapere Ancona e CGIL - FLC.
Il tema era il seguente: I rischi e le opportunità nel Piano Scuola 4.0 nel PNRR: libertà di insegnamento, ruolo del Collegio Docenti e difesa della scuola della Costituzione. L'utilizzo delle piattaforme e delle tecnologie digitali nella scuola pubblica
Nel sito di CIRCE trovate i dettagli dell'appuntamento
Questi i temi trattati nell'intervento:
Queste sono le slide mostrate durante l'intervento
In questo periodo si sono tenuti diversi workshop e seminari sull'argomento. Ne segnalo alcuni di seguito:
Sabato 1 aprile 2023 h 15.00-18.00 la CUB Scuola Università e Ricerca di Torino organizza il seminario Tecnologie didattiche e PNRR: che fare?
Partecipano: Carlo B. Milani (C.I.R.C.E. - autore di Tecnologie conviviali), Gruppo di Lavoro Nazionale su Tecnologia nella Scuola (CUB SUR), Luca Malgioglio (Ass. Agorà 33 – La Nostra Scuola), Paolo Dongilli (FUSS), Giorgio Favaro (Continuity), Marco Ciurcina (Studiolegale.it)
Partendo dalle esperienze pionieristiche del progetto FUSS attivo fin dai primi anni 2000 proviamo a fare due proposte concrete, una orientata alla scuola secondaria superiore e l'altra invece più adatta alle scuole secondarie inferiori e alla primaria. Entrambe queste proposte sono in grado, a nostro parere, di permetterci di raggiungere i seguenti obbiettivi:
Il 28 marzo ha avuto luogo un incontro con le scuole dell'Emilia Romagna.
La registrazione dell'incontro è disponibile
Perché sostenibilità e sovranità digitale sono due concetti chiave per un sano approccio alle tecnologie informatiche da parte delle nostre scuole e di tutta la Pubblica Amministrazione? E perché sono altrettanto importanti affinché le aziende del nostro territorio possano andare a testa alta tra le cosiddette Big Tech facendo leva su di un modello di condivisione realmente democratico basato sul Software Libero, in grado di accelerare enormemente il processo di innovazione tecnologica e garantire la sicurezza dei nostri dati secondo il GDPR? Tutto ciò nel pieno rispetto del Codice dell'Amministrazione Digitale che pone in risalto la centralità del riuso del software e degli investimenti dedicati alla creazione di nuovo Software Libero per avviare l'economia nazionale in ambito IT verso un processo di massima trasparenza e condivisione.
Questi i temi
L'esempio del progetto FUSS
Paolo Dongilli, Provincia Autonoma di Bolzano
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Cosa significa per le aziende lavorare con il modello del software libero e perché è la soluzione ideale per le scuole
Christian Surchi, Truelite
Marco Marinello, QNets
Giorgio Favaro, Continuity
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Aspetti legali da considerare quando la PA acquisisce software
Marco Ciurcina, avvocato
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Sostegno sul territorio a chilometro 0
LUG dell'Emilia Romagna (Fausto Medici, Fabio Casolari, Denis Caleffi, Lorenzo Bondioli)
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L'Associazione per il Software LIbero ha rilasciato delle FAQ (Risposte a domande frequenti) dedicate alle scuole che sono alle prese con il PNRR.
Il fine è quello di dare la possibilità di utilizzare i fondi del PNRR per sanare irregolarità relative alla difesa della Privacy (leggi eliminare i servizi non conformi al GDPR) utilizzando servizi basati su software libero.
Inoltre le scuole potranno adottare servizi e software che rispondano realmente alle esigenze didattiche ed organizzative delle scuole invece che adottare a scatola chiusa servizi proposte da grandi aziende distanti dalla vita delle scuole.
Leggi le FAQ sul sito di ASSOLI